Tra eventi coinvolgenti, consuetudini e curiosità, otto secoli di vita sociale della piccola comunità riassunti nel libro (in ristampa) di Dante Fiscalini
Forse non tutti sanno che, nel lontano 1909, un aerostato impegnato nella traversata delle Alpi fu costretto a un atterraggio d'emergenza sull'Alpe Ruscada, a 1674 metri di quota, nelle alte Centovalli. Notizia che fece clamore, tanto da essere ripresa sulle pagine del celebre "New York Times". Forse non tutti sanno che, nello stesso territorio, sono stati portati alla luce, nel corso dei secoli, oggetti lavorati a mano risalenti a quattromila anni fa; forse in pochi sanno che, nella vallata è presente una delle due sole meridiane “naturali” della Svizzera, i “ Böcc du Strafulóo”, due fori situati nella dorsale rocciosa della cresta del Pizzo Ruscada attraversati dai raggi solari. Questi vanno a proiettarsi su una parete retrostante già in ombra, creando così una striscia luminosa che si sposta con il calare del sole, proprio come succede nelle meridiane a camera oscura.
Sono, queste, solo alcune delle decine di curiosità che il libro ”Costa, alte Centovalli, otto secoli di storia”, scritto da Dante Fiscalini (prefazione curata dal professor Daniele Maggetti), racconta ai suoi lettori. Si tratta, è bene precisarlo, di una ristampa della prima edizione del volume, risalente al 2006, le cui copie sono andate letteralmente a ruba. Un successo inatteso, che ha spinto l'autore, su insistenza del Museo regionale delle Centovalli e del Pedemonte e con l'aiuto finanziario dell'ormai ex progetto di Parco Nazionale del Locarnese (che ne ha sostenuto i costi di ristampa) a riprendere in mano carta e penna. Rispetto alla precedente versione, il nuovo volume storico risulta arricchito di 25 pagine (con 67 foto e documenti aggiuntivi). L'opera sarà presentata al pubblico il prossimo 4 ottobre alle 10.30 (data di riserva, in caso di brutto tempo, l'11 ottobre), sul sagrato della chiesa di Borgnone.
Appassionato di storia locale, profondamento attaccato alle sue radici centovalline, Dante Fiscalini, da pensionato attivo, non ha saputo resistere al richiamo e ha voluto dedicare al suo territorio una “sua” storiografia (minuziosamente documentata da una notevole raccolta di fonti antiche), ricca di stimoli, aneddoti, curiosità, storie anche divertenti che hanno contraddistinto un lungo cammino. Per nulla solenne, “l'esplorazione” è sicuramente accattivante. Deciso a fissare su carta 800 anni di una piccola comunità sociale tutt'altro che chiusa su sé stessa, l'autore (“non mi considero uno scrittore, spero solo che con questi due libri qualche ricordo del nostro passato resti fissato nel tempo e possa servire, chissà, a studi e approfondimenti” ), in questo sforzo di recupero di conoscenze propone un modo originale di “fare cammino insieme” . Un modo per rafforzare il senso di identità e appartenenza a quella terra, con gruppi di case seminascosti tra i boschi nei quali la vista arriva lontana, in una sorta di dialogo fra generazioni resilienti. Il libro, autoprodotto da un cittadino originario di Costa s/Borgnone, col suo intreccio di fatti e misfatti è pensato soprattutto per gli amanti del genere ”territorio”; scritto in modo semplice, avvicina al passato con uno sguardo sulla gente comune, che lontano dai fragori delle epiche gesta della Storia con la “S” maiuscola, ha costruito le fondamenta della nostra comunità. L'autore si è fatto da parte, non esprime giudizi, lascia che le carte si rivolgano da sole al lettore perché sia lui stesso a leggerle e interpretarle.
Gli interessati che non avranno modo di partecipare alla presentazione potranno acquistare il libro presso il Museo Regionale delle Centovalli e Pedemonte (anche tramite il portale web) o in libreria (prezzo 30 franchi).