L'Alba fissa un termine per l'avvio del mini-allungamento della pista e il nuovo hangar. Il Cantone, intanto, assicura il proprio impegno.
"I progetti strategici dell'aeroporto cantonale di Locarno devono procedere per una loro realizzazione entro il 2023". E' quanto sostiene, in un comunicato, l'Alba, l'Associazione locarnese e bellinzonese che si batte a difesa del piccolo scalo di Locarno.
"I due progetti strategici, vale a dire l’allungamento verso Bellinzona della pista principale di Locarno e il rifacimento dell'aviorimessa numero uno, sono in fase di affinamento. Negli scorsi mesi una decina di Municipi, con le Città di Locarno e Bellinzona in testa, e le due commissioni regionali dei trasporti, hanno ribadito il loro chiaro sostegno al progetto di allungamento della pista e, di riflesso, all’aeroporto cantonale - si legge - Il Cantone, su nostra sollecitazione, ha confermato di mantenere grande attenzione sullo sviluppo dell'aerodromo anche dopo il pensionamento del direttore dell'aeroporto, Davide Pedrioli. Si concluderà in questo modo la seconda fase di aggiornamento delle infrastrutture aeroportuali, iniziata una ventina d’anni fa con un investimento complessivo superiore ai 150 milioni di franchi". Il progetto di mini-allungamento, come noto, è ora a Berna per la sua approvazione definitiva, forte del sostegno corale delle autorità comunali e regionali. "È possibile ipotizzare per il 2022 la sua realizzazione che dovrà essere approvata, per il credito d'opera, da parte del Gran Consiglio".
Intanto, sempre a detta dell'Alba, deve concretizzarsi il di rifacimento dell'aviorimessa numero uno, il cui credito è stato approvato dal Gran Consiglio già nel febbraio 2018 senza alcuna opposizione. "Comprendiamo la prudenza che avrebbe suggerito una pausa di riflessione di oltre due anni nell'attuare la decisione del Gran Consiglio, ma crediamo che ora sia arrivato il momento di darvi seguito in quanto le premesse per una sua attuazione sono date e, d’altro canto, le tempistiche di concretizzazione sono lunghe. La realizzazione di questo progetto permetterà di procedere di pari passo con il rifacimento delle altre infrastrutture di servizio risalenti a fine anni trenta (attuale ristorante ed uffici) o prefabbricate (direzione aeroporto e sala riunioni)".
Si può quindi ipotizzare come per il 2023, anno che coincide con l'ottantacinquesimo dell'aeroporto cantonale, tutte le infrastrutture siano finalmente ammodernate e consone a una moderna gestione del terzo aeroporto svizzero per movimenti, se non si considerano quelli con traffico di linea o charter.