Locarnese

Alta Vallemaggia, la progettualità non si ferma

Bilancio positivo del Masterplan tra realizzazioni, proposte e iniziative per lo sviluppo della regione

Il trekking dei laghetti (foto Timo Cadlolo)
8 maggio 2020
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Nuovi progetti all'orizzonte e un bilancio positivo. A quasi due anni dal lancio del Masterplan alta Vallemaggia i responsabili fanno il punto alla situazione. "Nato da un importante processo che ha coinvolto la popolazione locale, il piano di sviluppo per il territorio che si estende da Cevio al Basodino e al pizzo Cristallina e comprende le valli Bavona, Lavizzara e Rovana è nel pieno della fase realizzativa - indica il coordinatore Timo Cadlolo in una nota stampa -. L’obiettivo, lo ricordiamo, è quello di sostenere iniziative coerenti con una visione di sviluppo a misura di valle, in grado di esprimere la vocazione di una regione che trova nella qualità del paesaggio la sua principale risorsa. In quest'ambito il turismo costituisce uno strumento fondamentale in quanto è uno dei pochi settori in grado di generare valore aggiunto, con afflussi economici dall’esterno, e di contribuire a migliorare la qualità di vita della popolazione locale".

Nel corso dell’ultimo anno sono state concretizzate le prime iniziative. Tra queste il Trekking dei laghetti alpini promosso dall’Associazione Via Alta Vallemaggia, le vie d’arrampicata sulla diga del Sambuco a Fusio, il Coworking Vallemaggia realizzato dal Comune di Cevio e il Negozio di prodotti locali gestito dall’Associazione Val Magia. "Quest’ultima associazione - afferma il Gruppo strategico del Masterplan - ha permesso di garantire l’apertura del commercio di alimentari anche nel difficile periodo che stiamo vivendo". Inoltre, la speranza è che questa estate possa essere aperta al pubblico la Ca’ Vegia di Cerentino, un’antica casa restaurata mantenendo le caratteristiche originali, dove sarà possibile trascorrere dei soggiorni in un ambiente rimasto fermo al Settecento. Da ultimo, impossibile non fare riferimento alla nuova slittovia realizzata a Bosco Gurin che nel corso della prossima estate dovrebbe essere finalmente inaugurata e aperta.

Non mancano neppure i cantieri aperti. In primo luogo si fa riferimento a Casa Begnudini, i cui lavori dovrebbero essere ultimati nel corso del 2020. Promosso dalla Fondazione Bavona, questo progetto prevede il restauro conservativo di un edificio a San Carlo e la sua trasformazione in un attrattivo campo base per i gruppi di volontari coinvolti nella gestione di selve castanili, nel ripristino di muri a secco e nelle attività di sfalcio necessarie al mantenimento del patrimonio paesaggistico di una delle valli più selvagge dell’intero arco alpino. Anche il progetto di valorizzazione della Valle del Sambuco, ideato una decina di anni fa e confrontato con un impegnativo iter progettuale, è ormai entrato nella fase realizzativa. Consolidato il piano di finanziamento, nel corso dei prossimi mesi il promotore del nuovo centro di accoglienza per i visitatori della regione che si sviluppa da Fusio al passo del Naret darà avvio ai lavori di costruzione.

Inoltre, ed è notizia di questi giorni, il Consiglio direttivo dell’Ente regionale per lo sviluppo ha deciso di supportare la realizzazione di ben sei progetti che sposano la visione del Masterplan. In due casi si tratta di proposte di miglioria alpestre necessarie al mantenimento dell’attività a Grossalp e all’alpe Bolla Froda. Vi sono poi due iniziative private promosse da giovani valmaggesi che hanno deciso di mettersi in gioco e di investire per far crescere la propria attività imprenditoriale in una regione periferica. Completano il quadro d’insieme due iniziative legate a progetti di valorizzazione paesaggistica in valle Bavona e Lavizzara, che contribuiranno in maniera decisiva al mantenimento delle caratteristiche paesaggistiche del territorio.

Il Gruppo strategico Masterplan ritiene che "sebbene le conseguenze finanziarie della crisi sanitaria siano difficili da valutare, oggi più che mai risulta fondamentale continuare a investire con lungimiranza sul territorio e si dice intenzionato a facilitare, per quanto possibile, la realizzazione delle iniziative coerenti con il piano di sviluppo in corso d’opera. Questo a maggior ragione dato che ci si augura che già a partire dai prossimi mesi le valli possano beneficiare della crescita d’interesse verso i territori meno densamente popolati".