Una grande mostra era pronta per maggio, ma slitta all'autunno a causa del coronavirus
L'ex caserma di Losone alla ricerca di un suo futuro, che potrebbe anche essere legato al mondo dell'arte. Lo spazio non manca e il settore è compatibile con la nuova pianificazione, nella quale sono previsti diversi contenuti: cultura, sport e tempo libero.Potrà costituire una sorta di banco di prova la grande mostra collettiva, che raccoglierà al piano terreno dello stabile principali i lavori di quattordici artisti, locarnesi e non. L'inaugurazione dell'esposizione era prevista in un primo tempo il prossimo mese di maggio, ma è stata posticipata all'autunno a causa del coronavirus.
A promuovere l'iniziativa è la pittrice losonese, Marisa Cacciamognaga. «Il Municipio, che ci ha sostenuto sin dal principio, ha già confermato la disponibilità degli spazi per settembre o ottobre 2020. Il progetto è nato mesi fa e all'inizio eravamo in tre. Poi l'idea si è allargata oltre i confini di Losone, coinvolgendo artisti da tutto il Ticino. Ora siamo in 14. Ognuno proporrà le sue opere e i visitatori si troveranno di fronte un panorama vario, che spazia dalla scultura alla ceramica, passando per la pittura, la tessitura e installazioni». I partecipanti nei mesi scorsi si sono incontrati in un paio di occasioni: «Il confronto è stato interessante, improntato all'apertura, alla massima libertà d'espressione e al dialogo. Ma anche alla cordialità e alla disponibilità di ciascuno a mettersi in gioco e a confrontarsi. Si è creata una bella armonia». Le opere occuperanno i locali al pianterreno dell'ex caserma. «Alcuni spazi saranno condivisi da più partecipanti, altri invece verranno occupati da installazioni artistiche. L'entrata per il pubblico sarà gratuita».
Il filo conduttore della mostra sarà la libertà, aggiunge l'intervistata: «Intesa come occupazione libera di uno spazio che era stato concepito come piazza d'armi. Uno stabile poi convertito a centro per i richiedenti l'asilo e che deve trovare per il futuro nuovi utilizzi». Previsto anche un progetto benefico a favore dell'associazione Amici del Kenya, con la vendita di 150 piccole opere in ceramica e con il ricavato verrà costruito un pozzo nel Paese africano.
Gli artisti coinvolti nel progetto (in ordine alfabetico); Maxima Aquino Baez, Dario Bianchi, Marisa Cacciamognaga, Rita Cotti, Alessandra Derighetti, Martina Franscini, Steff Lüthi, Pascal Murer, Roberta Orler, Fausto Pozzi, Sabina Lombardo, Renato Tagli, Valeria Tramèr e Hanspeter Wespi.
Attualmente l'ex caserma San Giorgio ospita i militi di una scuola reclute sanitaria, che si sono spostati in Ticino per dar man forte nella lotta contro il Covid-19. Ma l'uso militare del comparto, acquistato dal Comune, ha i mesi contati. Per la nuova variante di piano regolatore, che ha già superato diverse tappe nel suo lungo iter, i termini per gli ultimi ricorsi (legati ai contenuti) scadevano a metà di questo mese di marzo. «In verità la questione è ancora aperta - afferma il sindaco di Losone Corrado Bianda -. Da una parte c'era comunque un prolungamento di 15 giorni. Poi, con l'arrivo del coronavirus, tutte le procedure di questo tipo sono state sospese fino al 19 aprile. Quindi per le ultime conferme dobbiamo ancora attendere». La variante pianificatoria, lo ricordiamo, tocca una vasta superficie nella piana dell'Arbigo. Oltre a lasciare ampi spazi verdi, l'autorità ha previsto di destinare sedimi ed edifici ad attività legate allo sport e alla cultura. Tra queste, oltre al Base-camp per i giovani durante il Festival internazionale del film di Locarno, c'è in discussione un possibile spostamento dell'Accademia Dimitri, oggi nelle Terre di Pedemonte. La mostra collettiva in programma in autunno permetterà di capire se potranno anche esserci degli spazi da dedicare all'arte.