Locarnese

Jet sul Piano: dopo gli ambientalisti, s'oppone anche l'Apm

L'Associazione Piano di Magadino a misura d'uomo prende posizione sul progetto d'aggiornamento delle infrastrutture civili dell'aeroporto di Locarno

Il no all'aggiornamento delle infrastrutture giunge anche dall'Amp ©Ti-Press
17 gennaio 2020
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Al progetto di aggiornamento delle infrastrutture civili dell'Aerodromo di Locarno-Magadino si oppone anche l'Associazione Piano di Magadino a misura d'uomo (Apm). Contrarietà espressa in un comunicato stampa giunto in redazione.

Il testo d'opposizione dell'associazione – indirizzato all'Ufficio federale dell'aviazione civile (Ufac) –  va a sommarsi alle prese di posizione delle associazioni ambientaliste Pro Natura, Wwf, BirdLife e Ficedula, degli scorsi giorni.

L'Apm, si legge nel comunicato,  è da sempre contraria a qualsiasi tentativo di ampliamento e i motivi a sostegno dell'opposizione sono diversi: dall'incongruenza del progetto con "il principio di precauzione invocato dal governo attraverso il piano settoriale dell'infrastruttura aeronautica" – disattendendo "almeno due delle tre esigenze espresse" – ai rumori molesti per gli abitanti della zona (turisti compresi), all'incompatibilità con gli obiettivi di protezione delle Bolle di Magadino.

Incomprensibile, scrive ancora l'Associazione, la ragione che spinga a fare tale "investimento di denaro pubblico per permettere l'atterraggio di pochi jet privati", tenendo conto che la gestione della struttura locarnese "non è in attivo". Quindi, gli oppositori si chiedono perché "investire in un’infrastruttura di questo tipo, per una cerchia sempre più limitata di utenti privati, persegua ancora un interesse pubblico".

Concludendo, l'Apm prospetta piuttosto che "si proceda alla chiusura e allo smantellamento della parte dell’aerodromo attualmente dedicata all’aviazione civile".

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