I progetti di oltre 200 alunni per la Certificazione Unicef 'Città amica dei bambini'. Fra Rotonda, pony, doposcuola e 'pumptrack'
Ci sono i bambini della prima elementare dei Saleggi con la loro idea di parco giochi con rifugio per animali; quelli di seconda che vorrebbero una fattoria comunale (ovviamente con pecore, capre, mucche e pony) e un doposcuola artistico e sportivo. Ci sono i ragazzi della quinta di Solduno che non si accontentano di una scuola rinnovata e più moderna, ma chiedono anche una città più verde ed ecologica. E dalla media di via Varesi emerge la proposta di una Rotonda come spazio d’incontro e socializzazione, fatto di decorazioni e abbellimenti, “pumptrack”, panchine e parcheggi per le bici.
Ma è soltanto, questa, una selezione dei progetti, individuali o di gruppo, elaborati da 250 fra alunni e genitori nell’ambito dei 7 laboratori allestiti per fasce d’età nell’ambito della Certificazione “Città amica dei bambini” di cui Locarno sta andando a caccia sotto la coordinazione di Patrizia Dresti e il patrocinio di Unicef, con il delegato Mario Bianchetti. Il tutto, sulla base della Convenzione Onu sui diritti dei bambini riguardante l’importanza della partecipazione. Sancisce infatti l’articolo 12 che “si garantisce al bambino il diritto di esprimere liberamente la sua opinione su ogni questione che lo interessa”.
Stamattina al GranRex, ad illustrare le idee unitamente a Dresti e Bianchetti, c’erano il sindaco di Locarno Alain Scherrer, il capodicastero socialità Ronnie Moretti e soprattutto l’allegra brigata degli scolari locarnesi, che da Genesis a Guadalupe, da Jasmine a Sofia, da Andrea a Diego, hanno testimoniato come il processo di coinvolgimento rappresenti non soltanto un esercizio didattico, ma anche un vero e proprio impegno civico.
‘Voi sì che ci vedete bene’
«Oggi – ha detto Scherrer rivolto ai ragazzi – i veri protagonisti siete voi. Ascoltare le vostre visioni per la nostra Locarno mi dà una grande carica di fiducia. Perché voi ci vedete bene, meglio di noi adulti. Voi avete una saggezza che noi non abbiamo più». L’importanza del coinvolgimento diretto di bambini e ragazzi è poi stata sottolineata da Moretti, che ha ringraziato anche Fausto Castiglione, Giorgia Bertocchi e tutti i docenti che hanno seguito i laboratori. «Per il Municipio – ha detto Moretti - si tratta di un’occasione importante. Ci serve per meglio capire quali sono i vostri bisogni. Le vostre poposte verranno in seguito analizzate sulla base di quanto stiamo già facendo e di ciò che di nuovo è possibile fare. Da questo esperimento vogliamo anche imparare, affinché il dialogo fra voi e noi possa diventare regolare».