Locarnese

Il Cantone sta con i balestrucci del Sambuco: 'Da tutelare'

Il progetto della 'via d'arrampicata' sulla diga in Lavizzara sarà esaminato dagli uffici 'Natura e paesaggio' e 'Caccia e pesca'

4 luglio 2019
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I balestrucci al Sambuco, in Lavizzara, vanno tutelati. È questa la prima risposta giunta dalla sezione delle sviluppo territoriale a un’appassionata di ornitologia locarnese, che con una lettera e tante fotografie aveva espresso timori per la realizzazione di una via d’arrampicata sulla diga (vedi laRegione del 25 giugno scorso). La presenza di climbers arrecherebbe disturbo alle migliaia di balestrucci che nel corso dell’estate passano diverse settimane in quella zona, dove trovano acqua, cibo e ristoro. La diga, sulla quale stormi interi amano sostare, è il punto di ritrovo. Per la Sezione dello sviluppo territoriale del Cantone la documentazione fotografica allegata alla lettera attesta “l’ampiezza del fenomeno di utilizzo da parte dei balestrucci della parete delle diga del Sambuco in periodo pre-migratorio e durante la migrazione stessa”.

Per quanto concerne la problematica, ovvero il potenziale conflitto tra la temporanea presenza dei balestrucci e il progetto di creazione di vie d’arrampicata sulla parete dello sbarramento artificiale, promosso dal Comune di Lavizzara (per una spesa di 40mila franchi, già approvata dal Consiglio comunale), il Cantone ha già mosso alcuni passi: “Abbiamo chiesto al Comune di essere coinvolti nell’esame del progetto. Lo stesso ci è stato trasmesso ed è dunque all’esame dell’Ufficio natura e paesaggio e dell’Ufficio della caccia e della pesca, competenti in materia di protezione degli uccelli selvatici. Nella nostra presa di posizione all’indirizzo del Comune provvederemo a tenere conto della tutela della specie anche in fase migratoria per far sì che le migliaia di individui in sosta abbiano la possibilità di recuperare le energie per affrontare il lungo viaggio che li attende”.