Nell'ambito dei lavori di realizzazione del secondo binario, l'attuale fermata verrà traslata di 200 metri in direzione di Bellinzona. Voci critiche in paese
Una gustosa mela e un foglietto informativo. È quanto hanno trovato stamattina i viaggiatori delle Ffs in partenza e arrivo alla fermata di Gordola. Un piccolo “omaggio” col quale scusarsi e spiegare, all’utenza, cosa succederà dal prossimo 24 giugno su questa tratta. In pratica, da quella data e fino al 1° luglio la stazione gordolese – ha riferito Roberta Trevisan, responsabile Comunicazione e infrastruttura delle Ffs – sarà chiusa al traffico ferroviario per consentire l’importante cantiere che porterà alla formazione del secondo binario.
Un progetto basilare, che permetterà l’incrocio dei convogli, con conseguente riduzione dei tempi di percorrenza sulla Bellinzona-Cadenazzo-Locarno e accresciuta cadenza (in pratica un treno ogni 15 minuti). La linea sarà anche più sicura per le migliaia di utenti che giornalmente la utilizzano per i loro spostamenti. Per non lasciare a piedi i viaggiatori saranno predisposti dei bus sostitutivi (linea 311, fermata Gordola Nord, con cadenza ogni 30 minuti). I contenuti del cantiere, a tre mesi dal suo inizio, sono stati illustrati dall’ingegner Michele Radicati, capo progetto. In pratica l’attuale fermata verrà smantellata e ricostruita, in una veste nuova (il suo aspetto ricorderà quello delle stazioni di Riazzino e Piazza Indipendenza a Bellinzona), a 200 metri di distanza dall’attuale, in direzione della capitale. Questo per consentire l’inserimento del secondo binario e degli scambi. La stazione avrà un accesso garantito da due lunghi marciapiedi collegati da un sottopasso pedonale (pronto tra circa un anno).
La scelta di spostare la fermata non a tutti è parsa sensata, dal momento che il futuro edificio sorgerà nel comparto Santa Maria, in posizione decentrata rispetto al paese. «È stata una scelta dettata dalla nuova geometria – si è affrettato a precisare il capo progetto – Non avremmo potuto fare altrimenti, dal momento che tutto attorno lo spazio è già costruito e che siamo obbligati, per legge, a osservare le distanze necessarie. C’è quindi una motivazione tecnica alla base di questa decisione. Il sottopassaggio permetterà in ogni caso di unire le due parti del paese con una soluzione che mi sembra di poter dire condivisibile».
Sempre a livello di cantiere, verrà demolito anche l’attuale ponte sul Carcale, sostituito da un manufatto provvisorio. Rifatta sarà, ovviamente, anche la linea di contatto. Vi saranno da mettere in conto, per un certo lasso di tempo, disagi per i viaggiatori e i residenti nell’area. Come pure per gli operai del cantiere, dal momento che si lavora (di giorno come di notte) con la linea (e le vecchie infrastrutture) in esercizio. Del grande “tran tran” che il cambiamento comporterà la popolazione e le autorità comunali di Gordola sono al corrente, dal momento che le Ffs hanno trasmesso, attraverso i vari canali, tutte le informazioni del caso.
Il progetto “raddoppio parziale del binario Contone-Locarno”, il cui investimento finanziario complessivo si aggira sui 98 milioni di franchi, porterà con sé, nei prossimi tempi, ulteriori disagi all’utenza; come lo sbarramento della linea Cadenazzo-Locarno dal venerdì 28 giugno (alle 22) a martedì 2 luglio (alle 5). Tutti i treni in servizio saranno soppressi e sostituiti da corse bus con partenza dalle due fermate “capolinea”. Ulteriori “stop” del servizio sono previsti il fine settimana del 23-24-25 agosto e in ottobre.