La nuova fermata regionale entrerà in funzione nel 2026, nelle prossime settimane il progetto ferroviario definitivo verrà pubblicato sul Foglio ufficiale
Dal 2026 Bellinzona avrà una nuova fermata regionale nel cuore del centro storico, rendendo il trasporto ferroviario più attrattivo, dopo l’apertura della galleria di base del Monte Ceneri a fine 2020 e il dimezzamento dei tempi di percorrenza tra le principali città del Cantone. Grazie alla realizzazione del terzo binario completo tra Bellinzona e Giubiasco – opera necessaria per garantire la stabilità dell’orario nel nodo di Bellinzona – sarà infatti possibile inserire anche questa nuova fermata regionale. Il nuovo binario permetterà inoltre un ulteriore sviluppo dell’offerta regionale del trasporto passeggeri con una frequenza tra Bellinzona e Locarno di un treno ogni 15 minuti.
Grazie a questo progetto sarà anche possibile rivalorizzare la vista della murata dei castelli, patrimonio UNESCO, e ricollegare il quartiere Nocca al resto della Città con nuovi sottopassi pedonali. Il progetto è stato presentato oggi ai media da Ffs, Cantone e Città in vista della pubblicazione del progetto definitivo nelle prossime settimane sul Foglio ufficiale con possibilità di consultazione per 30 giorni in base alla Legge federale sulle ferrovie (Lferr).
Da alcuni anni la linea ferroviaria tra Castione-Arbedo e Giubiasco è un susseguirsi di cantieri ferroviari. Infatti, con l’apertura della galleria di base del San Gottardo (2016), del Monte Ceneri (2020) e il conseguente ampliamento dell’offerta, l'infrastruttura ferroviaria ha dovuto essere adattata per aumentarne stabilità e capacità. L’ultimo tassello di questi lavori è il completamento del binario supplementare tra Bellinzona e Giubiasco. Parte di questo prolungamento è già stato attuato con il progetto «Binario 36», che si concluderà il prossimo dicembre e che ha prolungato il binario numero 36 dalla stazione di Giubiasco in direzione di Bellinzona per una lunghezza di circa 1 chilometro. Il nuovo binario è stato messo in esercizio nel maggio del 2018.
Il progetto «3° binario e fermata Piazza Indipendenza» prevede ora la realizzazione di un binario aggiuntivo dalla stazione di Bellinzona fino al ponte ferroviario Isolabella, situato all’incrocio stradale formato da via Saleggi, via Isolabella e via Canonico Ghiringhelli. Questo progetto rende possibile anche la realizzazione di una fermata regionale supplementare, quella di Bellinzona Piazza Indipendenza. Una fermata che permetterà di rendere il traffico regionale ancora più attrattivo, portando i viaggiatori direttamente nel cuore della capitale. E il treno diverrà ancora più attraente, poiché il terzo binario tra Bellinzona e Giubiasco è pure uno dei presupposti – insieme al raddoppio del binario Contone-Locarno, al raddoppio del binario Contone-Ponte Ticino e ad un nuovo binario di incrocio a Minusio – affinché con la nuova offerta d’orario 2026 potranno essere introdotti collegamenti regionali tra Bellinzona e Locarno ogni 15 minuti, obiettivo della fase 2025 del programma di sviluppo dell’infrastruttura ferroviaria nazionale.
La realizzazione del terzo binario e della fermata di Piazza Indipendenza ha un costo previsto di circa 170 milioni di franchi, interamente finanziati dalla Confederazione nell’ambito dei programmi di ampliamento dell’infrastruttura ferroviaria PROSSIF 2025/2035 e Corridoio 4 metri. L’inizio dei lavori è previsto per la primavera 2021, mentre le messe in esercizio da fine 2025.
Il progetto «3° Binario e fermata Piazza Indipendenza» contempla la posa di un terzo binario (lato città) tra il sottopasso Isolabella e la stazione di Bellinzona. In particolare, alla stazione verrà adattato il marciapiede 1 e realizzato un nuovo marciapiede di 220 metri per il traffico regionale. Sotto la collina di Montebello verrà scavata una seconda galleria (Svitto II) di 300 metri ad un solo binario. All’uscita di questa galleria sarà realizzata la fermata di Piazza Indipendenza, con due nuovi marciapiedi lunghi 220 metri (uno centrale e uno laterale), collegati con due nuovi sottopassaggi pedonali che permetteranno pure di ricollegare il quartiere Nocca al tessuto urbano del Centro storico. Sarà inoltre realizzata una seconda galleria da 30 metri sotto il torrente Dragonato in aggiunta a quella appena ampliata, i cui lavori sono già stati predisposti con il cantiere in via di conclusione. Lungo il tracciato saranno infine allargati tre ponti ferroviari e adattate altre opere ferroviarie come scambi, ripari fonici e linea di contatto.
Dal 2026 la nuova fermata di Piazza Indipendenza permetterà un migliore e più attrattivo accesso al sistema di trasporto ferroviario regionale, servendo un bacino d’utenza nelle immediate vicinanze di circa 14'000 unità insediative tra residenti, posti turistici e, soprattutto, addetti (posti di lavoro) che potranno così sfruttare al meglio i vantaggi che offrirà la nuova galleria di base del Monte Ceneri, a completamento del concetto di Metrò Ticino. Si calcola che saranno circa 3'200 gli utenti al giorno della nuova fermata, la quale – assieme alle altre nell’agglomerato del Bellinzonese – avrà un ruolo complementare a quella principale di Bellinzona dove è atteso un raddoppio dell’utenza entro il 2025 sino a 25'000 utenti al giorno.
La Città di Bellinzona si caratterizza per i suoi tre castelli fortificati, dal 2000 patrimonio mondiale UNESCO: un riconoscimento che ha accresciuto l’importanza di questi luoghi. Il progetto di «3. binario e fermata Piazza Indipendenza» vi entra parzialmente a contatto, lambendo la murata del castello di Montebello, per la realizzazione di una nuova galleria parallela a quella oggi esistente. Grazie al terzo binario e ad alcune opere collaterali, la murata e i castelli saranno però valorizzati, in particolare aprendo la vista su parti che oggi risultano nascoste e riqualificando l’entrata al posteggio Cervia mediante la chiusura della breccia allora scavata nella murata. I lavori di realizzazione saranno costantemente monitorati e seguiti anche dall’Ufficio federale della cultura, in accordo con il quale, e assieme pure agli uffici cantonali che sovraintendono al tema dei beni culturali, è stato allestito un rapporto d’impatto monumentale, che nel corso del 2018 è stato inviato all’organizzazione UNESCO a Parigi, la quale ha nel frattempo dato il suo nullaosta al progetto.
Parallelamente al progetto ferroviario di competenza delle FFS, la Città di Bellinzona, sulla base di un mandato di studio in parallelo già concluso e dei risultati dell’esame preliminare svolto dal Dipartimento cantonale del territorio, promuoverà una variante di Piano regolatore. Questa ne recepirà le opere e permetterà di valorizzare ulteriormente l’intero comparto adiacente al Centro storico, in particolare, ricucendo i comparti al di qua e al di là della ferrovia attraverso il ripristino dei percorsi pedonali e le vie storiche di vicolo Cusa e vicolo von Mentlen, rispettivamente con una riqualifica e uno sviluppo adeguati e rispettosi del tessuto storico del quartiere.