Il progetto della futura autostrada verso il Locarnese inviato all'Ufficio federale dell'ambiente. Gallerie, viadotto e semisvincoli: costo di 1,48 miliardi
Un costo di 1,48 miliardi di franchi (che sarà a carico della Confederazione) per realizzare, forse entro il 2035, la nuova autostrada che collegherà il Locarnese alla rete autostradale nazionale. Oggi il Dipartimento del territorio – in particolare il capoprogetto Nicola Guidotti – ha presentato alla stampa i dettagli della proposta inviata per analisi all'Ufficio federale dell'ambiente. Quest'ultimo si pronuncerà nei prossimi mesi e quindi il Cantone procederà agli ultimi ritocchi, prima di consegnare l'incarto all'Ufficio federale delle strade e quindi al Consiglio federale, che deciderà quando realizzare il progetto.
I 'rendering' e le cartine (che pubblichiamo nella gallery) danno un'idea chiara di come sarà questo collegamento. L'autostrada percorrerà in galleria 8 degli 11 chilometri previsti. A Sant'Antonino ci sarà una galleria artificiale che sostituirà l'attuale “tirata”. Poi si entrerà nella galleria principale, con due tubi, per sbucare (dopo quattro minuti) a Quartino, dove chi prosegue verso Locarno si lancerà su un nuovo viadotto. Quattrocentro metri di sopraelevata per scavalcare il Ticino e giungere al nuovo svincolo con rotonda a Riazzino.
Un'opera avveniristica, che concilia le esigenze di mobilità con quelle ambientali (recupero di diverse aree verdi, soprattutto nella zona protetta delle Bolle di Magadino). Anche gli abitanti delle località oggi attraversate dalle arterie cantonali (sponda sinistra e sponda destra) potranno tornare a respirare: sulle strade attuali i passaggi quotidiani scenderanno da 30mila a 4mila.
Soddisfatto il direttore del Dt Claudio Zali, che ora si attende dall'Ufficio federale dell'ambiente un riscontro positivo. Zali è contento pure del lavoro svolto dai progettisti (100 ingegneri per un totale di 60mila ore di lavoro): “Il credito di quasi 10 milioni di franchi stanziato dal Cantone per il progetto ci ha permesso di portare a Berna una proposta concreta e ampiamente condivisa e di guadagnare anni sull'iter che porterà alla realizzazione dell'opera”.