Locarnese

Donne delle pulizie, Losone conferma i licenziamenti

I sindcati Ocst e Vpod definiscono l'atteggiamento del Municipio 'vergognoso e antidemocratico'

(Ti-Press)
24 luglio 2018
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Nel novembre del 2017, il caso delle quattro donne addette alle pulizie licenziate dal Comune di Losone ebbe ampia eco. Domiciliate a Losone, con famiglia e figli agli studi, al loro lavoro si preferì la privatizzazione del servizio con il solo intento – secondo le comunicazioni interne del Comune – di razionalizzare l’uso delle risorse.

Oltre alla raccolta di firme tra i cittadini losonesi (più di mille) contro la decisione, si erano aggiunte le richieste della Commissione del Personale e delle Organizzazioni Sindacali Ocst e Vpod. In un comunicato a firma congiunta, Ocst e Vpod informano sull'invio da parte del Municipio di Losone, di "una lettera alla Commissione Interna del Personale" nella quale si conferma "di non voler rivedere la sua decisione e di aver già intrapreso la gara d’appalto per esternalizzare il servizio pulizie". Le organizzazioni sindacali comunicano che "al concorso sono state invitate solo 5 aziende", esprimendo a questo proposito la propria perplessità. "Inoltre il Municipio all’interno dello scritto inviato alla Commissione del Personale parla di un non chiaro piano sociale che garantirebbe eventuali differenze salariali per un limitato periodo di tempo". 

Questa scelta è vista da Ocst e Vpod come "una chiara e palese mancanza di rispetto del personale che non ha ancora avuto ad oggi modo di incontrare il datore di lavoro insieme alle proprie organizzazioni sindacali", e come un atteggiamento "vergognoso e antidemocratico", nei confronti "di più di mille cittadini e dei suoi dipendenti". I sindacati rimarcano che "le privatizzazioni in questo Cantone, ma soprattutto in questa regione, hanno già creato vari malfunzionamenti che hanno imposto retromarce strategiche volte a garantire la qualità dei servizi (Servizio pulizie Comune Locarno, Servizio Rifiuti Comune di Brissago)" e chiedono che il Municipio di Losone "incontri finalmente le lavoratrici coinvolte insieme ai loro rappresentanti sindacali, e si dimostri disponibile al dialogo su una decisione che danneggia le impiegate e le loro famiglie e che ha dimostrato di essere ampiamente osteggiata da cittadini e consiglio comunale".