Locarnese

Delta Resort, causa con Locarno per 20 milioni di franchi

S'inasprisce la vertenza per il complesso edilizio realizzato dalla Park Hotel Delta Ag. Pressioni sul Municipio e Consiglio comunale per modificare le disposizioni adottate

Fulvio Pelli e Alessandro Ambrosoli
23 luglio 2018
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S'inasprisce la vicenda del Delta Resort: sulla città di Locarno – come è stato reso noto stamane in una conferenza stampa – incombe un'azione di risarcimento danni per una ventina di milioni di franchi. Il motivo– hanno affermato l'amministratore di Park Hotel Delta Ag Alessandro Ambrosoli e il patrocinatore legale Fulvio Pelli - sarebbe il dietrofront dell'amministrazione comunale di Locarno rispetto al progetto di un grande ampliamento di Parkhotel Delta: il Delta Resort. Il progetto comprende appartamenti di proprietà, ma si vuole impedire, in particolare agli acquirenti provenienti dalla Svizzera tedesca, di trascorrere più di otto settimane nelle proprie abitazioni. Lo stesso vale anche per gli affittuari. Di questo, è stato ribadito, non si era parlato al momento dell'approvazione del progetto e della vendita degli appartamenti. Il Delta Resort comprende complessivamente 52 appartamenti di proprietà, che sono stati costruiti nell'area del rinomato Parkhotel Delta. Nel 2009, la città di Locarno aveva approvato il piano di quartiere e successivamente anche la costruzione del Delta Resort che doveva sorgere nella stessa area dell'hotel, condividendone l'infrastruttura e la gestione. A seguito delle critiche mosse dai Verdi, nel 2014 l'amministrazione comunale ha poi fatto dietrofront e cercato di imporre a posteriori delle rigide condizioni di utilizzo per gli appartamenti del Delta Resort. Di conseguenza, la maggioranza dei proprietari provenienti dalla Svizzera tedesca dovrebbe accettare la presenza di altri ospiti nelle proprie abitazioni. All'inizio del 2018, l'amministrazione comunale ha addirittura preteso che i proprietari non trascorrano più di 8 settimane all'anno nei loro appartamenti.

Ma il Municipio è ancora andato oltre – ha rilevato Pelli – pretendendo che anche dei locatori dell’Albergo sgomberino immediatamente gli appartamenti situati all'interno del Delta Resort. In caso contrario, l'amministrazione comunale ha minacciato di allontanarli con la forza (polizia) e di mettere i sigilli sugli appartamenti. La minaccia di allontanamento riguarda anche svizzero tedeschi residenti nel Ticino da decenni. 

Il Municipio si oppone ai propri esperti

Al momento del rilascio della concessione edilizia, ha sottolineato Pelli – non si era mai parlato di tutte queste condizioni per la residenza nel Delta Resort. Questo è ciò che ha accertato anche l'esperto incaricato dallo stesso Consiglio municipale di Locarno, il dr. Lorenzo Anastasi, ex Presidente del Tribunale amministrativo del Canton Ticino, dopo una approfondita valutazione del caso. Anastasi ha nella sua perizia avvertito il Municipio della possibilità che condizioni imposte successivamente avrebbero potuto dare seguito a numerose azioni di risarcimento danni contro il Comune. Ha quindi consigliato all'amministrazione comunale di Locarno di trovare un compromesso con la proprietaria dell'hotel, che date sua aveva già operato in modo da far sì che gli appartamenti del delta Resort fossero messi a disposizione di ospiti dell'hotel per 520 settimane all'anno, adeguando spontaneamente il regolamento di utilizzo del Delta Resort. Il Municipio di Locarno, tuttavia, è rimasto sordo agli avvertimenti del proprio esperto, rifiutando questa proposta di compromesso della proprietaria dell'hotel.

 Danni per oltre 20 milioni di franchi

Le condizioni imposte a posteriori dell'amministrazione comunale, pur non essendo ancora cresciute in giudicato a seguito di ricorsi, hanno reso invendibili gli appartamenti ancora di proprietà del Parkhotel Delta. Questo potrebbe costare ancora più caro al Comune di Locarno. «Di queste condizioni non si era mai parlato al momento del rilascio della concessione edilizia e neanche durante i lavori di costruzione. Per questo motivo ora non riusciamo più a trovare degli acquirenti per questi appartamenti», ha affermato Alessandro Ambrosoli, secondo cui il danno causato dal Municipio al Parkhotel Delta ammonta a più di 20 milioni di franchi. Con la sua decisione, il Municipio di Locarno pone l'hotel di fronte a tanti problemi di natura economica.

In preparazione una causa contro il Comune di Locarno

Il Parkhotel Delta ha quindi incaricato il proprio legale Fulvio Pelli di preparare un'azione di risarcimento danni contro il Comune di Locarno. Pelli procede legalmente anche contro la decisione di allontanamento presa dall'amministrazione comunale contro gli affittuari degli appartamenti nella residenza dell'hotel provenienti dalla Svizzera tedesca.

L'ex Presidente del Partito Liberale Radicale della Svizzera reputa il comportamento del Comune di Locarno inaccettabile e pericoloso non solo dal punto di vista giuridico, ma anche politico. «Il fatto che a una proprietaria vengano imposte delle condizioni dopo il completamento della costruzione che compromettono la sostenibilità economica della stessa è illegale, viola la certezza del diritto ed è pertanto inaccettabile», afferma l'avvocato Pelli. «Inoltre», afferma Pelli, «così facendo, il Municipio di Locarno lancia un segnale nefasto in direzione della Svizzera tedesca, ovvero di una regione alla quale la città di Locarno deve la maggior parte del proprio benessere. Il segnale è questo: se oggi volete stabilirvi da noi non siete più i benvenuti». E questo non possono permetterselo né Locarno, né tutto il Ticino. Per questa ragione Pelli spera che dopo le vacanze estive il Municipio di Locarno esamini la questione rivedendo la sua "nefasta decisione".

'Conflitto d'interessi inaccettabile per Caroni'

Nella conferenza stampa di oggi è stato rilevato anche che sussiste un conflitto di interessi "inaccettabile" concernente il vicesindaco di Locarno, Paolo Caroni, il quale si occupa del dossier Delta ed il cui studio legale rappresenta una delle parti coinvolte in un'altra controversia contro la proprietaria del Park Hotel, riguardante la concessione edilizia per una piscina. A Caroni è stato quindi chiesto di astenersi dall'occuparsi della vertenza.