Locarnese

'Park Hotel Delta, causa per danno d'immagine'

Cinque consiglieri comunali a testa bassa contro i proprietari: 'Campagna diffamatoria. Locarno non si piega alle minacce'

(Ti-Press)
9 agosto 2018
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Una causa legale nei confronti della società Park Hotel Delta “affinchè venga chiesto un risarcimento per i danni d’immagine che le dichiarazioni diffamanti hanno provocato” è l’estremo evocato da 5 consiglieri comunali di Locarno (i socialisti Fabrizio Sirica e Damiano Selcioni, i Verdi Matteo Buzzi e Pierluigi Zanchi e il leghista Aron D’Errico) firmatari di una pepata interpellanza al Municipio.

I consiglieri fanno riferimento all’ormai celebre affermazione dell’avvocato della società, Fulvio Pelli, ampiamente ripresa di media di mezza nazione, secondo cui “il Municipio di Locarno lancia un segnale nefasto in direzione della Svizzera tedesca, ovvero di una regione alla quale la città di Locarno deve la maggior parte del proprio benessere. Il segnale è questo: se oggi volete stabilirvi da noi non siete più i benvenuti”. Questo, ricordano, in relazione alla diversa interpretazione del Piano regolatore comunale riguardo alla destinazione delle palazzine edificate a ridosso dell’albergo: Locarno ne concede l’utilizzo come apparthotel, mentre i proprietari del Park Hotel si stanno battendo per poteri vendere gli appartamenti come residenze.

Secondo i consiglieri la società era al corrente dei limiti dell’operazione e “Locarno è tenuta a far rispettare la legge, in eguale misura sia che siano nei confronti di persone ticinesi, italiane, russe o svizzero tedesche”. Quindi l’accusa secondo cui “Locarno rimanda a casa la Svizzera tedesca” è fuorviante e gravemente lesiva dell’immagine della città. Di più: “Appare evidente che il comunicato stampa sia stato redatto con un chiaro obiettivo: quello di fare pressioni sull’esecutivo di Locarno affinché riveda la sua decisione. Pressioni che nei piani dei dirigenti del Park Hotel Delta dovrebbero arrivare anche dal legislativo”, considerata una email inviata dai proprietari in cui si auspicava una presa di posizione del legislativo “se si tratta di evitare alla Città imprortanti procedure di risarcimento dei danni (si parlava di 20 milioni di franchi, ndr.) che si stanno realizzando”.

Ebbene, i 5 consiglieri comunali non ci stanno e ribattono che sì, qualcosa da dire ci sarebbe: che “Locarno non si piega alle vostre minacce di colpire la nostra immagine e le nostre finanze. Locarno non cambia interpretazione della legge, di punto in bianco, solo per favorire il business di una ricca famiglia, supportata dai suoi potenti agganci politici. Locarno caccia la prepotenza, le pressioni politiche e mediatiche intimidatorie, non gli svizzero tedeschi. Crediamo nello Stato di diritto e con i mezzi di cui esso ci dota agiamo. Le vertenze legali vanno risolte nelle apposite sedi, non con tentativi di delegittimazione e manipolazione”. Così al Municipio viene chiesto se veda il grave danno di immagine nella “mossa mediatica architettata dalla società” e se vi sia “la possibilità di intentare causa legale nei confronti della società Park Hotel Delta, affinchè venga chiesto un risarcimento per i danni d’immagine che le dichiarazioni diffamanti hanno provocato”.