Accolta dal Municipio l’associazione che invoca prudenza sul progetto Artioli. Chiarite le reciproche posizioni e previsti workshop per confrontarsi
Fermi sulle rispettive opinioni, ma più vicini nel dialogo orientato a un confronto sereno e, per quanto possibile, costruttivo. Piccola novità, ma significativa, nell’ambito del progetto di rilancio turistico di San Bernardino. Recentemente il Municipio di Mesocco, dopo alcune ritrosie, ha ricevuto i rappresentanti dell’associazione ‘Insieme per San Bernardino’ che in una presa di posizione pubblicata il 29 ottobre su ‘laRegione’ avevano mosso auspici (più dialogo) e critiche (prudenza), in particolare temendo l’eccessivo dimensionamento delle infrastrutture d’accoglienza turistica previste dal gruppo Artioli e il relativo impatto sul territorio dell’Alta Mesolcina. In quell’occasione il sindaco Mattia Ciocco, sentito dalla redazione, aveva espresso un’opinione «molto negativa» nei confronti dell’associazione ribadendo che quanto si sta e si andrà a realizzare rispetta tutte le disposizioni indicate dalle autorità superiori e che quelle locali vigilano sul corretto avanzamento dei lavori; il 31 ottobre il Municipio aveva poi rispedito al mittente l’accusa di non fare gli interessi di San Bernardino, tanto più che la popolazione nel giugno 2023 aveva dato un chiaro segnale di sostegno approvando in votazione la cessione alla San Bernardino Swiss Alps Sa di due terreni comunali in zona Acuforta. Dal canto suo la Sa aveva ribadito di avere a cuore la sostenibilità ambientale e generale, pur partendo da posizioni in parte divergenti da quelle dell’associazione. La quale, nel concreto, sollecita tutt’oggi due cose: l’autonomia infrastrutturale di ciascuna delle quattro fasi di sviluppo previste, nel senso che ognuna, con le sue strutture ricettive e per il divertimento, dovrà disporre della logistica a essa necessaria (posteggi e altro), evitando di doverne realizzare ulteriori per rispondere alle esigenze non soddisfatte; e la sostenibilità turistica dell’offerta, affinché si eviti una sovraofferta edilizia e infrastrutturale che sfocerebbe in un numero abnorme di letti freddi (non occupati) durante gran parte dell’anno.
Nel frattempo, come detto, vi è stato un avvicinamento fra le parti. L’associazione in un comunicato stampa, verificato e approvato dal Municipio, spiega che alla base degli eventi descritti nei recenti articoli ci sia stata “un’incomprensione generale”, e che l’incontro poi avuto con l’Esecutivo “è servito a meglio chiarire le reciproche posizioni, cosa che ha permesso un appianamento delle spigolature e incomprensioni emerse”. Ebbene, “sono stati analizzati vari temi che hanno permesso di valutare le prerogative del Municipio e i possibili contributi della nostra associazione”. In materia di prerogative – viene sottolineato – il Municipio “ha avuto, ha e avrà l’onere del rispetto e del controllo dell’operazione di rilancio secondo quanto indicato nei piani generali del progetto stesso e la loro congruenza con la legislazione e i programmi di sviluppo comunali”. Quanto ai contributi dell’associazione, quest’ultima come detto non indietreggia ribadendo di ritenere opportuno proporli “come rappresentante di una parte della popolazione”. Infatti, prosegue la nota stampa, “un progetto così importante non solo per San Bernardino, quindi per il Comune di Mesocco, ma per tutta la Regione Moesa, porta a produrre sollecitazioni e sensibilità che vengono anche dal basso, volte soprattutto alla buona riuscita di questo ambito programma”.
Su come sia possibile mettere a confronto le rispettive opinioni non collimanti, le parti hanno concordato sul fatto che “i futuri incontri dedicati (workshop) organizzati dall’Ente turistico moesano possono essere il giusto luogo per i contatti tra la nostra associazione, le autorità, i promotori così come tutti i portatori d’interesse coinvolti”. A riprova che l’obiettivo non è sempre e solo quello di sdraiarsi sui binari per vedere l’effetto che fa, il comitato si fa infine portavoce dell’opinione espressa anche da alcuni associati, complimentandosi con la società di Artioli “per la buona riuscita di questa iniziale parte del progetto. Un primo positivo aspetto lo si è visto in questi giorni, con la rimozione delle schermature delle unità ristrutturate”.MA.MO.