Grigioni

A Soazza ‘più servizi e impieghi per attrarre giovani’

Nel 2024 Moreno Canonica (eletto tacitamente) siederà sulla poltrona di sindaco al posto di Leone Mantovani. Bilancio e prospettive future per il Comune

Moreno Canonica (a sinistra) e Leone Mantovani
13 dicembre 2023
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Garantire i servizi necessari alla popolazione, cercando di rendere il Comune un luogo attrattivo dove vivere, con offerte d’impiego, culturali e di svago rivolte in particolare ai giovani. È questo in estrema sintesi il futuro ideale per Soazza che si immagina Moreno Canonica, il nuovo presidente comunale (ovvero sindaco) eletto tacitamente (unico candidato in lizza) lo scorso 4 dicembre. «L’obiettivo principale è quello di lavorare per la popolazione, cercando di farla stare bene», afferma a ‘laRegione’. I quattro municipali per il triennio 2024-2026 sono invece stati eletti lo scorso 10 dicembre: si tratta dell’uscente Paolo Negri e dei nuovi volti in seno all’esecutivo Franz Mazzoni, Maurizio Braga e Athos Capoferri. «Si tratta di un’ottima compagine, formata da persone che hanno voglia di lavorare e che potranno fare bene», aggiunge Canonica.

‘A 81 anni è arrivato il momento di lasciare il posto ad altri’

Il nuovo sindaco andrà a sostituire Leone Mantovani, dal 2003 a guida del Comune mesolcinese. «Dodici anni fa è stato introdotto un limite massimo di 12 anni per la carica di presidente comunale. Di conseguenza non ho potuto mettermi nuovamente a disposizione», spiega da noi raggiunto. Mantovani era entrato per la prima volta in Municipio nel 1975, restandoci, in qualità di vicesindaco, fino al 1978. Poi, sempre come vicesindaco, nuovamente dal 1991 al 2002. Insomma il suo contributo alla causa pubblica lo ha sicuramente dato ed è quindi anche «arrivato il momento, a 81 anni, di lasciare il posto ai più giovani».

L'acqua, una risorsa molto importante

Facendo un breve bilancio del suo operato, Mantovani ritiene di aver «sempre agito a beneficio di Soazza». Ad esempio cercando di mantenere in buono stato le strade, gli alpeggi, così come i sentieri di montagna, a cui tiene molto. Anche «la realizzazione del Centro culturale è stato un traguardo importante raggiunto». Ma il progetto probabilmente più significativo riguarda il risanamento dell’acquedotto e del serbatoio (i cui lavori non sono ancora terminati) per ottimizzare la captazione dalla sorgente: «Si tratta di opere molto onerose, dal costo di circa 3,5 milioni di franchi. Riuscire a far approvare un credito di tale importanza in un Comune di circa 330 abitanti non è per nulla scontato, e infatti inizialmente non ci credeva nessuno». A questo proposito, l’Assemblea comunale il prossimo 14 dicembre sarà chiamata ad approvare un credito aggiuntivo di 405mila franchi. Per Soazza l’acqua e i relativi impianti idroelettrici sono infatti una risorsa molto importante che genera anche considerevoli entrate. Entrate che permettono di far fronte anche a grandi investimenti e di mantenere un moltiplicatore d’imposta al 60%, uno dei più bassi della regione. Insomma, «il Comune finanziariamente non ha mai avuto problemi», riassume Mantovani, auspicando che si possa continuare su questa strada.

Porta aperta a un progetto aggregativo

Per quanto riguarda i cosiddetti rimpianti, il futuro ex sindaco è dispiaciuto «di non essere riuscito a sviluppare il paese a livello residenziale e di non aver portato a termine l’aggregazione con i Comuni vicini». Progetto aggregativo, per l’alta valle, di cui si è tornati a parlare a inizio 2023 con il neoeletto sindaco di Mesocco Mattia Ciocco che su queste colonne aveva auspicato un approfondimento in merito. Anche Canonica sembra sulla stessa linea d’onda: «Non so se i tempi siano già maturi, ma discuterne è importante e noi saremo aperti a farlo», precisa. «È giusto sedersi a ogni tavolo al quale si discute di sinergie».

‘Mantenere gli esercizi pubblici e riportare un negozio in paese’

Per il futuro, il nuovo presidente comunale intende innanzitutto «garantire quei servizi che si possono offrire in un piccolo paese come Soazza». Ad esempio «mantenendo gli esercizi pubblici che già ci sono o garantendo la sicurezza, grazie un buon rapporto con le autorità di polizia, così da evitare crimini. Sarebbe inoltre auspicabile riportare un negozio in paese». L’intenzione sarebbe poi quella di «incrementare i posti di lavoro, in particolare nella zona artigianale». Canonica ritiene inoltre «importante salvaguardare il bosco di protezione: se non viene gestito correttamente si rischia poi di pagarne le conseguenze, in particolare tenendo conto dei cambiamenti climatici in atto». Soazza è un paese «che si è conservato nel tempo con le sue peculiarità storiche, come i tetti in piode, vie caratteristiche o i lavatoi. Senza dimenticare la chiesa e il suo organo che potrebbero essere ulteriormente valorizzati. Ma essere un bel paese non basta». In sostanza, sarebbe quindi necessario «sviluppare servizi e posti di lavoro; preservare la qualità storica, concedendo però anche spazio a nuove costruzioni o abitazioni, così da attrarre più abitanti e in particolare giovani».

Rilancio di San Bernardino, un'opportunità da cogliere

In quest’ottica di sviluppo, il rilancio di San Bernardino può essere un’opportunità da cogliere? «Credo che potranno esserci ricadute positive per l’intera valle», afferma Canonica. «Il progetto di Stefano Artioli genererà parecchi posti di lavoro. E anche Soazza, trovandosi a 20 minuti di viaggio, potrà approfittare, si spera, della volontà degli impiegati di risiedere nella regione». Il progetto promosso dalla San Bernardino Swiss Alps, dovrebbe inoltre incrementare il flusso turistico e quindi i visitatori. «Per beneficiarne bisognerà però aumentare l’offerta di pernottamenti e di ristoro nell’alta valle», conclude il futuro presidente comunale.

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