La vecchia stazione ferroviaria accoglierà l’Amministrazione e avrà spazi riservati anche a eventi culturali, formativi e sociali
Mesocco non è solo San Bernardino. Se tanto interesse sta suscitando il progetto Swiss Alps dell’imprenditore Stefano Artioli per rilanciare la stazione turistica altomesolcinese, non da meno è l’impegno comunale messo in campo per dotarsi di adeguate infrastrutture in paese, dove vive la stragrande maggioranza dei domiciliati. Avanza infatti l’iter progettuale avviato per assicurare all’Amministrazione comunale una nuova ‘casa’ nello stabile che per decenni, fino al 1972, è stato il capolinea della Ferrovia Bellinzona-Mesocco, poi divenuto di proprietà comunale e utilizzato da AutoPostale come fermata e rimessa dei bus.
Lunedì sera il Consiglio comunale è stato informato dallo speciale gruppo di lavoro sull’avanzare della progettazione con alcune immagini elaborate dallo studio Cereghetti & Bruni Architetti che ha sede in paese. Per il sindaco Christian De Tann è stata l’ultima presenza davanti al Legislativo; da gennaio la carica sarà assunta da Mattia Ciocco. «Questo progetto – spiega De Tann alla ‘Regione’ – è alle battute iniziali ma ha già una connotazione chiara data dai contenuti voluti dal Comune non solo per i propri uffici e servizi. L’ex stazione è destinata ad accogliere anche eventi artistici, culturali e formativi. Un vero e proprio centro dove la comunità, oltre ai servizi di base, potrà trovare anche occasioni d’incontro sociale».
"Il progetto di riqualifica – specifica lo studio di architettura – prevede la ristrutturazione dei due stabili in disuso, la realizzazione della piazza e della nuova fermata di AutoPostale. Nell’ex stazione troveranno posto un bar-caffè, un punto vendita di prodotti locali, l’info point della Regione Moesa e la nuova sala d’aspetto per i bus. Le tre funzioni lavoreranno in sinergia allo scopo di creare il nuovo punto di arrivo del paese specialmente per chi giungerà con i mezzi pubblici. Per completare l’offerta dedicata alle persone in transito, i piani superiori dello stabile sono stati adibiti a semplici e confortevoli alloggi. La parte a sud dell’ex rimessa dei treni sarà riconvertita nella nuova casa comunale, sede dell’amministrazione pubblica che attualmente lavora in ambienti datati e non atti ad accogliere persone portatrici di handicap. I nuovi spazi ricettivi, uffici e sale riunioni si svilupperanno su tre piani e saranno strutturati secondo i flussi di lavoro attuali in stretta collaborazione con chi usufruisce degli spazi attuali. Il grande spazio dell’ex officina rimarrà libero e diventerà una sorta di piazza coperta dedicata a eventi culturali e sociali". Dal canto suo il sindaco specifica che l’attuale casa comunale dovrebbe ritrovare la sua funzione originale, quella di Hotel de la Poste. Ancora presto, a ogni modo, parlare di cifre per l’investimento complessivo: «Le valutazioni sono in corso e l’impegno a carico del Comune dipenderà dai partner che riusciremo a coinvolgere, confidando anche in un sostegno cantonale».
Durante la seduta il Cc ha peraltro votato il preventivo 2023 che indica un avanzo di 334mila franchi; confermato all’87% il moltiplicatore d’imposta. Pure chiarita la non partecipazione di Mesocco alla votazione di fine gennaio 2023 quando le assemblee dei Comuni coinvolti nel progetto Parco Val Calanca (Calanca, Rossa, Buseno e Santa Maria) dovranno esprimersi sulla Charta; in caso di via libera il dossier passerà al Cantone e poi a Berna. Alla Confederazione spetterà l’ultima parola sull’attribuzione del marchio ‘Parco regionale’, forse già entro fine estate 2023. Mesocco, pur avendo dei terreni nel parco, non è coinvolto nella procedura essendo privo di zone costruite.