Il Consiglio comunale ha pure approvato il preventivo 2023 e ha dato il preavviso favorevole alla riversione della centrale idroelettrica Calancasca
Il Consiglio comunale di Grono ha approvato ieri sera, 14 dicembre, con 12 voti favorevoli e 3 astensioni l’ulteriore abbassamento del moltiplicatore d’imposta dal 95 al 90%. Accolto (all’unanimità) anche il preventivo 2023 che presentava un avanzo d’esercizio pari a 229’650 franchi e che prevede il mantenimento al livello attuale delle tasse relative alle aziende comunali (rifiuti, approvvigionamento idrico e trattamento acque luride). All’ordine del giorno vi erano pure altre trattande (tutte accolte all’unanimità) che permetteranno in futuro di sgravare un po’ le spese dei cittadini. Gli abitanti della frazione di Grono non dovranno infatti più pagare la tassa di 1 cts/kWh per la delega dell’approvvigionamento elettrico, visto che il plenum ha deciso di abolirla. Il Consiglio comunale ha inoltre dato il suo preavviso favorevole alla riversione della centrale idroelettrica Calancasca, la cui concessione scade nel 2028. A decidere se saranno i Comuni concessionari (Grono, Roveredo, Buseno e Castaneda) e il Cantone a diventare proprietari degli impianti saranno in ogni caso i cittadini: a Grono si andrà verosimilmente alle urne il 12 marzo prossimo. Non da ultimo, il plenum ha anche nominato presidente e vicepresidente del Consiglio comunale per il 2023: si tratta rispettivamente di Claudio Brunoldi e di Martino Bassi.