Grigioni

Grigioni, 1,8 miliardi per azzerare le emissioni di gas serra

È quanto calcola il Consiglio di Stato nell'ambito del piano d'azione per l'ambiente presentato oggi. Come prima tappa si chiedono 67 milioni al Gran Consiglio

10 agosto 2021
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Il Canton Grigioni dovrebbe spendere in totale 1,8 miliardi di franchi per ridurre a zero il saldo netto delle emissioni di gas serra entro il 2050. Lo ha calcolato il governo retico nell'ambito del piano d'azione per l'ambiente presentato oggi a Coira. Il piano, che presenta più fasi, è stato elaborato su mandato del Gran Consiglio. In un primo momento, durante la sessione di ottobre, verrà chiesto al parlamento di concedere un credito d'impegno pari a 67 milioni. “Questo denaro dovrà essere impiegato per promuovere maggiormente le energie rinnovabili e l'efficienza energetica, per promuovere i trasporti pubblici, per misure di protezione del clima nel settore agricolo nonché per misure di adeguamento ai cambiamenti climatici.”, spiega il governo in un comunicato. Con questa tappa iniziale si intendono intensificare provvedimenti esistenti in tempi rapidi e la cui attuazione non necessita di adeguamenti legislativi. L'accento, ha spiegato il direttore del Dipartimento della protezione dell'ambiente Jon Domenic Parolini durante la conferenza stampa, sarà dunque posto sulla sostituzione dei combustibili fossili con fonti rinnovabili e sul miglioramento dell'efficienza energetica in tutti i settori (industria, turismo, agricoltura, trasporti ed edifici). 

Dopo il dibattito durante la sessione di ottobre verranno definiti i provvedimenti delle tappe successive per le quali sarà necessario adeguare le basi giuridiche. A tale proposito è prevista la partecipazione di diversi gruppi di interesse e della popolazione. Dopo la procedura di consultazione, il Gran Consiglio sarà in grado di decidere in merito alle tappe successive del piano d'azione non prima di fine 2023. 

L'obiettivo della seconda tappa invece, che comprende provvedimenti per cui sono indispensabili nuovi presupposti giuridici, consiste nel fare in modo che i Grigioni diano il loro contributo all'adempimento dell'accordo di Parigi e rinuncino all'impiego di vettori energetici fossili. Siccome con questo piano d'azione i flussi di denaro in uscita dal Cantone per l'acquisto di vettori energetici fossili vengono meno, questi fondi potranno essere impiegati a favore dell'economia e della creazione di posti di lavoro in settori promettenti in ottica futura nel Cantone. 

Il piano d'azione prevede una riduzione rapida delle emissioni di gas serra. Di conseguenza, nei Grigioni, tra oggi e il 2050, potrebbero essere emesse ancora 21 milioni di tonnellate, molto meno dei 60 milioni (circa due all'anno) che verrebbero rilasciate nell'atmosfera con il ritmo attuale. Se a livello globale si procedesse alla stessa diminuzione, la temperatura aumenterebbe in media di 1,7 gradi centigradi (l'accordo di Parigi punta a un aumento massimo della temperatura pari a 1,5 gradi centigradi).