Grigioni

San Bernardino, luce verde al resort da 400 posti letto

Coira ha avallato la pianificazione territoriale di Mesocco: confermata così la priorità al Masterplan turistico

San Bernardino visto dall'alto (Ti-Press)
8 aprile 2021
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Luce verde dal Governo grigionese alla pianificazione territoriale di Mesocco che nella località turistica di San Bernardino permetterà di realizzare, fra le altre cose, una struttura ricettiva in zona Acuforta (nome della fonte da cui attingere) su terreni di proprietà comunale. Stando alla nuova pianificazione il resort da oltre cento milioni di franchi – per il quale il Comune aveva avviato trattative con più gruppi interessati – dovrà essere composto da un albergo e da appartamenti di vacanza gestiti come un albergo, con almeno 400 posti letto, una reception e un'area wellness dotata di almeno mille metri quadrati di bagni curativi, spa e benessere.

Il sì della popolazione nel 2018

Nel settembre 2018, ricordiamo, la popolazione di Mesocco aveva massicciamente votato la nuova pianificazione che a San Bernardino aprirebbe le porte a edifici lunghi fino a 75 metri e alti 17. Quale priorità – scriveva il Municipio locale lanciando la votazione di allora – è stata individuata l’esigenza di attuare gli indirizzi principali del Masterplan turistico, in particolare per stimolare gli investimenti in relazione agli impianti di risalita di Confin creando nelle immediate vicinanze una zona per insediamenti alberghieri al Frach (con altezze fino a 30 metri), il tutto completato dallo sviluppo qualitativo del nucleo, dal riordino delle zone per insediamento nel bosco San Carlo e Fornàs, nonché dallo spostamento verso il centro delle zone residenziali per indigeni di proprietà pubblica. Tuttavia quanto alla zona Frach, dove oggi si trova il parcheggio della stazione a valle dell'impianto di risalita, il governo retico ha sospeso temporaneamente la procedura di approvazione fino a quando non saranno disponibili gli esiti di ulteriori accertamenti.

Alta qualità architettonica

Il Municipio per la zona alberghiera Acuforta chiede alta qualità architettonica e d’inserimento paesaggistico, nonché un “alto apporto di valore aggiunto a favore della promozione turistica”. Abitazioni “sono ammesse solo per gli impiegati dell’albergo”.Il quale dev’essere accessibile al pubblico a prezzi di mercato”. Le abitazioni preesistenti “possono essere demolite e ricostruite in forma raggruppata sugli stessi fondi sotto forma di nuove abitazioni senza limitazione d’uso”. Il ricavato di vendita “deve essere investito completamente nella struttura alberghiera”. I posteggi necessari “devono essere realizzati per almeno 3/4 in un autosilo” che potrà contenere stalli destinati agli utenti del nucleo storico.