A lasciare la carica sono Pasqualina Cavadini e Cornelia Zgraggen. La sindaca Nicoletta Noi-Togni: ‘Mi dispiace molto per le due colleghe’
«Una serata difficile e dolorosa per me». La sindaca di San Vittore Nicoletta Noi-Togni ha definito in questo modo l'Assemblea comunale che si è tenuta ieri sera, martedì 6 aprile. Da un lato sono arrivate le dimissioni «inaspettate, ma motivate» delle municipali Pasqualina Cavadini e Cornelia Zgraggen. Dall'altro vi è stato un lungo dibattito in merito al preventivo 2021: per finire è stata accolta la soluzione proposta dalla Commissione della gestione che prevede un disavanzo di 250mila franchi. Il moltiplicatore d'imposta è stato mantenuto invariato al 75%.
«Mi dispiace molto che le due colleghe si siano dimesse anche perché molto competenti e vicine umanamente. È una brutta situazione perché non è quello che avremmo voluto la collega rimasta in Municipio ed io». Noi-Togni è dunque delusa anche perché le dimissioni «non sarebbero dovute arrivare così in fretta», visto che la legislatura 2021-2024 è appena iniziata. Una legislatura che ha anche portato con sé nuove persone e in certi casi ciò può anche destabilizzare un esecutivo. La sindaca non nasconde infatti che in Municipio «non vi è un ambiente ottimale». Ora l'intenzione è quella di trovare dei sostituti il più presto possibile: «Durante la prossima seduta di Municipio sarà decisa la pubblicazione dell'invito a candidarsi per sostituire le due municipali che si sono dimesse», precisa Noi-Togni a 'laRegione'. «L'intenzione è poi quella di trovare qualcuno nelle tre settimane successive». Di nomi per il momento non ne circolano ancora, ma «ci sono persone interessate», assicura la sindaca.
Durante l'Assemblea comunale è anche stato discusso a lungo del preventivo 2021. Il Municipio è arrivato alla seduta, chiedendo l'approvazione di un disavanzo di quasi 325mila franchi. Tuttavia, il vicesindaco Flavio Raveglia, responsabile proprio delle finanze, si è opposto al relativo messaggio municipale. «In questo modo è innanzitutto venuto meno il principio di collegialità, cosa grave, e in secondo luogo così facendo avremmo dovuto andare avanti per altri mesi senza preventivo, cosa impensabile», sottolinea Noi-Togni. Per finire è così stato accolto una sorta di compromesso, ovvero la soluzione della Commissione della Gestione che proponeva di approvare un disavanzo di 250mila franchi. Secondo la sindaca «non è grave per una volta prevedere un disavanzo. Anche perché tali deficit in passato non si sono poi rivelati tali a consuntivo». È però anche vero che per il 2021 ci si aspettano uscite «più marcate rispetto al passato, vista tra l’altro la costruzione della nuova scuola». Per la sindaca è poi chiaro che «i soldi si conservano solo se si fa poco o niente a favore della popolazione, ciò che non rispetta neppure il principio costituzionale. Va inoltre detto che San Vittore è un Comune che non ha debiti».