Truffa assicurativa: pure il 50enne ex dirigente della filiale di Lumino torna in libertà in attesa di comparire a processo insieme agli altri 8 imputati
È stato scarcerato mercoledì sera il principale indagato dell’inchiesta sul caso Belfor, la maxitruffa assicurativa nell’ambito di sinistri subiti da edifici. Come appreso da ‘laRegione’, il 50enne ex dirigente della filiale ticinese di Lumino della ditta lucernese Belfor Suisse Ag è uscito dal carcere in virtù dell'istanza di libertà provvisoria chiesta e ottenuta dalla sua legale, avvocata Maria Galliani. Si tratta dell’ultima scarcerazione delle nove persone rinviate a giudizio dalla procuratrice pubblica Chiara Borelli, che nelle scorse settimane ha firmato l’atto d’accusa di oltre 115 pagine in merito al raggiro milionario che secondo gli inquirenti sarebbe durato almeno dieci anni.
Insieme al fratello 41enne, pure uscito di prigione a fine settembre, il 50enne avrebbero costruito – secondo l'accusa – una fitta rete di rapporti truffaldini orientati a materializzare importanti benefici economici in alcune tasche a scapito di compagnie assicurative. In carcere dal momento dell'arresto avvenuto nella primavera del 2023, da fine 2023 il 50enne – così come il fratello – era stato posto in regime di espiazione anticipata della pena.
Nei confronti dei nove imputati, i quali compariranno davanti alla Corte delle Assise criminali con differenti gradi di coinvolgimento e responsabilità, sono state confermate le accuse prospettate al momento della chiusura dell'inchiesta: truffa, truffa per mestiere, amministrazione infedele, corruzione attiva e passiva di privati, corruzione attiva di pubblici funzionari, accettazione di vantaggi, appropriazione indebita, falsità in documenti.