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Morta al rave: il ricordo della madre, l’appello di un’amica

La 21enne di Airolo ‘era una figlia molto determinata ma anche molto sensibile: un giorno vorremo vederci chiaro’

Masha Beffa, deceduta una settimana fa in Francia
18 ottobre 2024
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«Una ragazza d’oro, un angelo con le sue idee e convinzioni, molto determinata, precisa, intelligente, capace di dare il meglio in vari ambiti. Ma anche tanto sensibile. Brillante a scuola e portata per la cucina e il disegno, si era diplomata con ottimi voti al liceo e aveva proseguito la formazione allo Csia di Lugano. Doti che l’avrebbero forse portata, questo il suo desiderio, a frequentare l’Accademia delle belle arti a Torino. Ma era in contatto anche con una rete televisiva ticinese. E la volevano all’estero. Noi come genitori la sostenevamo, certo, ma non eravamo sempre d’accordo con quello che faceva, ad esempio con la sua esposizione sui social. Di cui non aveva affatto bisogno viste le sue grandi capacità e intelligenza. Diceva che voleva diventare famosa, mentre a noi bastava che facesse l’insegnante di disegno, per il quale era dotatissima. Noi glielo dicevamo ma lei tirava dritto, voleva realizzarsi in un altro modo».

Il cielo plumbeo di Airolo appesantisce ulteriormente il dolore in casa Beffa dove Masha, 21 anni appena, non ha più fatto rientro. Partita venerdì scorso in treno per la Francia, si è sentita male sabato mattina durante un rave party abusivo organizzato in Provenza. Ricoverata d’urgenza in elicottero all’ospedale di Gap, è stata dichiarata morta dopo poche ore trascorse in cure intense. Crisi cardiaca la causa del decesso: l’inchiesta dirà se favorita o provocata da fattori esterni.

La sua ex insegnante: ‘Per lei non esistevano ostacoli’

La mamma Joka, che ha accettato di parlare con la nostra redazione, ha solo parole di affetto per la figlia. Ed è altrettanto forte l’affetto che molti conoscenti in paese stanno dimostrando alla famiglia in questi giorni che precedono il funerale. A illuminare i ricordi, a portare un po’ di sollievo, ci ha pensato ad esempio una maestra che ha avuto Masha come allieva nelle scuole dell’alta Leventina. Lettera che la mamma ci mostra «perché descrive proprio bene nostra figlia». “La vedo a scuola, sempre molto educata e impegnata per raggiungere quella perfezione che ha sempre fatto di lei un’allieva modello, una rarità di gentilezza e zelo”, evidenzia l’insegnante: “Pretendeva sempre il massimo da se stessa, senza però farlo notare a nessuno. Per lei non esistevano ostacoli perché le sue elevate doti e la sua volontà appianavano tutto permettendole di essere eccellente in tutte le discipline. Mai uno sgarbo – sottolinea la docente – e mai una parola fuori luogo. Si è sempre dimostrata una ragazza molto buona e sensibile. A lei devo una grande riconoscenza per avermi permesso e contribuito ad amare la mia professione”.

Un profilo social di successo

Parole toccanti, profonde, che fanno da contraltare alla piega presa negli ultimi tempi, testimoniata da un’esposizione sempre più massiccia sui social media. Tanto da vantare decine di migliaia di follower su Instagram, centinaia di migliaia su TikTok, dove compaiono migliaia di sue foto e video. Masha si era fatta un nome alle nostre latitudini. Quasi una professione. Che produceva degli introiti, vista la presenza anche sul portale OnlyFans che offre intrattenimento a pagamento specialmente per adulti. Sollecitata al riguardo, la mamma di questo aspetto preferisce al momento non parlare e nemmeno intende entrare nel merito dei rave party o di eventuali sostanze assunte: «Superata questa fase più dolorosa, cercheremo come genitori di andare a fondo della situazione».

‘Amicizie tossiche e tutti un po’ responsabili’

Ci aiuta a capire un po’ meglio la situazione un’amica di Masha, Alessia Ghidossi, che accetta di esporsi con ricordi e constatazioni. «Siamo state migliori amiche negli anni 2021 e ’22. Purtroppo poi abbiamo perso i contatti e quindi nell’ultimo anno da lei non ho più saputo nulla. Masha era una ragazza molto solare. Le piaceva tanto studiare ma anche pubblicare, talvolta insieme a me, foto e video sui social dov’era molto seguita. Uscivamo insieme a divertirci, a fare serate. Era sempre disponibile. Bellissima la vacanza fatta insieme a Riccione». Poi qualcosa è cambiato: «È successo quando è andata a Malta per tre mesi a studiare inglese. Ci siamo viste e sentite meno. E lei da allora è totalmente cambiata. Quella dell’ultimo anno non era la Masha che conoscevo io. Da quanto ho potuto capire, temo che si sia circondata di amicizie tossiche. Ha iniziato ad andare ai rave, ad ascoltare solo musica techno. È cambiata anche fisicamente e nell’ultimo mese era dimagrita tantissimo. Inoltre, ma questo già prima, beveva parecchio e le piaceva essere sballata. Visto com’è finita, secondo me sono tutti un po’ responsabili. Parlo di chi le stava attorno in questo ultimo periodo. Amicizie pericolose».

‘Non c’è nessun divertimento’

Una descrizione, quella fornita da Alessia, che assomiglia molto a quella riportata due anni fa su queste colonne da un amico che conosceva bene la giovane del Luganese morta nel novembre 2022 dopo un rave abusivo organizzato alla diga della Roggiasca in Mesolcina. Gli ingredienti comuni: nuove amicizie sbagliate, l’assunzione di sostanze, la perdita di peso, la difficoltà a confrontarsi con le persone più care. Visto com’è andata in entrambi i casi, l’appello che Alessia vuole lanciare oggi non è affatto scontato: «Non assumete droghe. Non c'è nessun divertimento, anzi può solo peggiorare le cose. Scegliete con cura le amicizie. Apprezzate la vita ogni singolo secondo. Voletevi bene, che è la cosa più importante».

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