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Giovane airolese muore in Francia dopo un rave party

Decesso dovuto probabilmente a una crisi cardiaca. La Procura locale ha avviato un’inchiesta con autopsia ed esami tossicologici. Domani il funerale

18 ottobre 2024
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Ha scosso la Leventina l’improvvisa morte di una 21enne dell’alta valle verificatasi lo scorso weekend all’ospedale di Gap, in Provenza, a margine di un rave party abusivo tenutosi a Trescléoux, nella zona del Plateau de la Garenne. Rientrata la salma in patria, il funerale si svolgerà domani (sabato 19) nella chiesa parrocchiale di Airolo. La Procura francese ha fatto eseguire a Grenoble l’autopsia e gli esami tossicologici per determinare se eventuali sostanze abbiano influito sulle condizioni della ticinese. Al momento non è noto l’esito delle verifiche autoptiche. Dai media transalpini, che hanno riportato la notizia del decesso, filtra unicamente che sarebbe intervenuto a causa di una crisi cardiaca.

Su TikTok l’ultimo viaggio in treno

La 21enne – che amava condividere sui social la sua passione per la musica techno postando centinaia di video, compreso il viaggio in treno verso la Francia – è stata ricoverata in elicottero nella tarda mattinata di sabato dopo aver avuto un collasso durante la festa non autorizzata cominciata il venerdì sera. Nonostante le cure prestatele, non ce l’ha fatta ed è stata dichiarata morta poche ore dopo. Circa 6’000 le persone presenti, provenienti da tutto il Sud della Francia e anche da Svizzera, Italia e Spagna. La musica si è infine spenta nel tardo pomeriggio di domenica, quando ancora 2’500 persone si trovavano sul posto. Come per gli arrivi del giorno precedente, la gendarmeria ha effettuato un gran numero di controlli sui veicoli in partenza, tra cui test su alcol e droghe.

‘Ancora una volta interrogativi su questi eventi’

Pur non conoscendo l’esatta causa del decesso né l’esito degli esami, i media e le autorità francesi sono concordi nel dire che “la tragedia solleva ancora una volta interrogativi sull’organizzazione di questi eventi non autorizzati e sui rischi potenziali che comportano per la salute e la sicurezza dei partecipanti”.

Il precedente mesolcinese alla diga della Roggiasca

Un analogo tragico episodio, ricordiamo, si era verificato nel novembre 2022 alla diga della Roggiasca sopra Roveredo: a perdere la vita era stata una 19enne del Luganese che aveva assunto delle sostanze. Vane le cure prestatele all’ospedale di Bellinzona, dov’era stata portata da alcuni presenti in condizioni disperate. L’inchiesta della Procura mira a capire se vi sia stata un’omissione di soccorso da parte degli organizzatori del rave, anche in quel caso abusivo.

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