Mendrisiotto

Rave party illegali, Brusino chiede un intervento più incisivo

Il Municipio ha scritto una lettera aperta al Consiglio di Stato, in quanto il fenomeno ha toccato recentemente anche i boschi del Serpiano

(archivio Depositphotos)
25 agosto 2023
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Un giro di vite da parte del Consiglio di Stato. È quanto auspica il Municipio di Brusino Arsizio per quanto riguarda il fenomeno dei rave party abusivi. Negli ultimi tre mesi, si legge nella lettera aperta inviata al governo cantonale, i boschi del Serpiano sono stati teatro di queste feste “in svariate occasioni, alcune di esse documentate da interventi della Polizia comunale di Mendrisio”. Nello specifico ne vengono citate tre: la notte tra sabato 18 marzo e domenica 19, quella tra il 15 luglio e il 16 e il sabato 19 agosto. In quest’ultimo caso la segnalazione di una persona ha permesso alla polizia di impedire lo svolgimento della festa. Nel primo caso, invece, si parla di circa 100-120 partecipanti, nel secondo episodio di un'ottantina di veicoli. In entrambi i casi le macchine erano per lo più con targhe italiane. Questo sulla base dei verbali di polizia riportati nella lettera.

Secondo il Municipio di Brusino, dunque, “questa recrudescenza del fenomeno è strettamente legata alle vicende politiche della vicina penisola. Il 31 ottobre 2022, infatti, il governo Meloni ha varato il discusso decreto ‘anti-rave’, che in teoria si poneva l’obiettivo di eradicare il problema, ma che, in pratica, non ha fatto altro che spostarlo di pochi chilometri a nord, a ridosso della frontiera italo-svizzera”.

Nella lettera viene sottolineato che questo tipo di eventi si svolge “in mancanza di buon senso” e con “inosservanza delle norme minime di fruizione dei nostri boschi”. Tutto ciò, secondo il Municipio, metterebbe a repentaglio la sicurezza della popolazione che vive nel comprensorio del Monte San Giorgio, nonché quella dell’ecosistema in questione. Viene dunque richiesto un intervento più incisivo anche da parte delle forze dell'ordine.