La granconsigliera Eleonora Righetti (Centro) chiede lumi all’esecutivo a seguito della morte di una 19enne dopo una festa non autorizzata sopra Roveredo
"Vi sono provvedimenti che il governo intende mettere in atto affinché si possa preventivamente individuare l’organizzazione di eventi non autorizzati"? Il Consiglio di Stato grigionese "ritiene che le basi legali e i rispettivi controlli attuali siano sufficienti a tutelare la salute pubblica dei giovani che dovessero partecipare a simili eventi?". È quanto chiede la granconsigliera di Verdabbio Eleonora Righetti (Centro) in un’interpellanza indirizzata all’esecutivo retico e firmata da oltre 30 altri deputati, a seguito della morte di una 19enne del Luganese che aveva partecipato a un rave party abusivo organizzato a fine novembre ai piedi della diga della Roggiasca, sopra Roveredo. Righetti nel testo sottolinea che il territorio grigionese "offre grandi quantità di spazi discosti ma comunque accessibili", permettendo così di "ospitare eventi senza autorizzazioni perché lontani dagli sguardi". Ricordando che attualmente in Italia "organizzare e partecipare a raduni pericolosi è diventato reato", la deputata mesolcinese del Centro domanda inoltre al governo "come valuta questo genere di avvenimenti sul territorio cantonale".