I risultati dei rilevamenti mostrano che troppi conducenti non rispettano i limiti. C’è chi sul 50 ha toccato i 143 km/h. Contromisure in vista
Sfrecciava a 143 chilometri orari dove vige il limite di 50. È il dato più eclatante rilevato dal radar amico posizionato negli scorsi mesi a Cadenazzo in alcune zone. La velocità da pirata della strada è stata rilevata in via Industrie, strada che si trova a ridosso della stazione in zona Piano. È il rilevamento più impressionante delle infrazioni commesse negli ultimi mesi, ma non è l’unico caso (sebbene sia assolutamente il più grave) di conducente col piede pesante sull’acceleratore: sono infatti molte le faccine tristi apparse sui pannelli digitali in via Industrie e nelle zone 30 di via Sasso Corbaro, via Sottomontagna e via delle Scuole. Numerosi eccessi accertati dai rilevatori di velocità che non vengono però utilizzati dalla polizia per infliggere multe. Negli ultimi anni, nel comune sono stati effettuati diversi rilevamenti di questo genere: «Purtroppo anche con le ultime misurazioni non abbiamo riscontrato miglioramenti», constata il vicesindaco Renzo Marielli, capodicastero Sicurezza pubblica, gestione del territorio ed educazione. Anzi, i dati evidenziano addirittura un peggioramento della situazione. «Visto che ancora troppi automobilisti non rispettano i limiti di velocità sulle strade comunali, prossimamente la polizia interverrà con radar meno amichevoli. A questo punto è davvero necessario prendere provvedimenti a favore della sicurezza di tutti», aggiunge il municipale.
A preoccupare maggiormente il capodicastero Sicurezza sono i superamenti durante gli orari diurni nelle zone 30, che solitamente corrispondono a quartieri residenziali o a percorsi casa-scuola. Tra questi vi sono via Sottomontagna e via Sasso Corbaro: «Con l’avvicinarsi della ripresa delle scuole preoccupa ancora di più constatare che in queste vie, che si trovano sul tragitto percorso dagli alunni che frequentano le Elementari e le Medie, vi siano stati diversi rilevamenti a 50 e 60 chilometri orari e addirittura, in quattro casi, al di sopra degli 80. Inaccettabile». All’albo comunale sono stati pubblicati i rilevamenti di via Sasso Corbaro con limite 30: indicano che tra il 13 maggio e il 27 giugno, su un totale di 19’550 passaggi, ne sono stati rilevati 6’101 a 40 km/h, 765 a 50 km/h, 51 a 60 km/h, cinque a 70 km/h e due a 80 km/h. Anche sul Piano vi sono stati rilevamenti «molto preoccupanti»: in via Industrie e sulla Strada 53, dove vige il limite di 50, sono state rilevate velocità di 80, 100 e pure alcuni casi sopra i 110.
In via delle Scuole, Sottomontagna e Sasso Corbaro, dove vige il limite di 30 km/h, si stima che la velocità media dei passaggi è di 45 km/h, ben oltre rispetto a quanto consentito. «Gli abusi si verificano anche durante il giorno, sebbene i maggiori superamenti siano stati riscontrati tra le 16.30 e le 19. Si tratta molto probabilmente di persone che rincasano dopo il lavoro, tra cui potrebbero esserci anche residenti nel comune».
Altro tasto dolente che da anni attanaglia il paese ai piedi del Ceneri è infatti il traffico parassitario nelle ore di punta: «Per contrastare il fenomeno in via Sottomontagna, in collaborazione con la Polizia di Bellinzona con cui siamo convenzionati, sono state installate videocamere che permettono di rilevare targhe e tempi di percorrenza», spiega Marielli. Tempo di percorrenza che permette di stabilire se si è in presenza del tipico trasgressore che cerca di sottrarsi alle lunghe colonne presenti sulla cantonale; o in caso di transito con tempi più lunghi (dovuti a soste nei bar, presso privati e ditte o per riprendere i figli a scuola) si è in presenza del ‘servizio a domicilio permesso’. Videosorveglianza che però, a quanto pare, non riesce a scoraggiare tutti i furbetti sprovvisti di targhe autorizzate a percorrere questa strada alternativa.
Anche l’introduzione della zona 30 in via delle Scuole sembra non bastare a contenere la voglia di alcuni conducenti di pigiare sul gas: «Il Municipio si chinerà sulla questione – prosegue il vicesindaco Marielli – per identificare un’altra soluzione al fine di implementare misure più efficaci in questa zona situata appunto nei pressi delle scuole, in un comparto dunque sensibile dal profilo della sicurezza. L’obiettivo è sempre lo stesso: far rispettare i limiti a quei conducenti che sembrano ignorare la situazione».
Nelle ore di punta non è soltanto chi rincasa dopo il lavoro a cercare scappatoie e vie alternative per sfuggire alle code chilometriche che notoriamente paralizzano la cantonale di sponda sinistra: «Dopo le 17 osserviamo sempre più turisti, probabilmente indirizzati dai navigatori, che si addentrano in strade secondarie. In paese transitano quindi camper, roulotte, ma anche veicoli che rimorchiano barche che poi faticano a circolare nelle stradine più strette», conclude Marielli. A risentirne, ancora una volta, sono la vivibilità e la sicurezza all’interno delle zone residenziali.