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Piazza del Sole torrida da 25 anni: se ne riparla a novembre

Il Municipio di Bellinzona rinvia la questione all’autunno, quando sarà pronta la strategia per la promozione del verde urbano e della biodiversità

La ‘nuvola piovasca’ che ha rinfrescato Piazza del Sole nell’estate di cinque anni fa
(Ti-Press)
7 agosto 2024
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Piazza del Sole torrida e invivibile d’estate: si può fare qualcosa? Alla domanda che a scadenze regolari risuona ormai da 25 anni esatti, da quando cioè il progetto Vacchini fu inaugurato nel 1999, sono state date finora solo risposte interlocutorie. L’ultima in ordine di tempo la fornisce il Municipio di Bellinzona rispondendo alla recente interrogazione di Sara Nisi, consigliera comunale dei Verdi che chiedeva lumi sull’avanzamento dello studio comunale volto a definire delle strategie per la promozione del verde e della biodiversità in ambito urbano. Studio ancora in corso, spiega l’esecutivo indicando la conclusione per il prossimo mese di novembre. Quanto a Piazza del Sole, Nisi chiedeva come s’intende procedere per adattarla a questo periodo climatico; magari aprendo un concorso affinché la popolazione possa proporre attività e spazi specifici alle esigenze della cittadinanza? Il Municipio taglia corto spiegando che il tema della piazza più torrida della capitale e di altri spazi di aggregazione situati nelle zone del centro “sarà valutato nell’ambito dello studio”. Quali soluzioni sono immaginabili, non è dato sapere. Già la scorsa estate – calda e parecchio arida – il sindaco Mario Branda senza sbilanciarsi troppo ci aveva spiegato che «si valuterà se proporre installazioni, anche artistiche, magari temporanee, per limitare l’effetto della canicola». Tipo la nuvola piovasca realizzata nel 2019 da Nicola Colombo e voluta dall’Azienda multiservizi per sottolineare i propri 150 anni di esistenza, ma poi non più proposta nonostante l’ampio apprezzamento da parte della popolazione? Risposta negativa, ma strutture simili «non escluse a priori».

Forse qualche pianta in più nella piazzetta ex Mercato

Tornando all’odierna risposta municipale, emerge comunque una certa sensibilità sul tema visto che “a partire da quest’anno, nell’ambito delle attività legate al verde urbano, vengono già tenuti in considerazione i suggerimenti e gli indirizzi emersi dalla prima fase di studio e, dove possibile, vengono già concretizzati alcuni interventi puntuali”. Quali e come il Municipio non lo specifica, limitandosi a citare “via Ghisletta, via Ghiringhelli, Gorduno, Moleno ecc”. Ad ogni modo, “anche nell’ambito di altri progetti di competenza della Città viene posta l’attenzione al tema dell’ombreggiatura mediante la posa di alberature laddove risulta possibile, e incrementando le pavimentazioni filtranti. Questi principi sono stati adottati nel progetto di nuovo collegamento ciclopedonale Vallone-Monte Gaggio e orti di recente adozione e sono tenuti in considerazione nella progettazione di aree pubbliche”. Un caso concreto toccato dalla consigliera Nisi è la riqualifica della piazzetta ex Mercato: troppo pochi i cinque platani previsti? L’esecutivo ricorda che nello spazio retrostante Palazzo Civico sono previsti “interventi e installazioni provvisori”. Le cinque piante saranno posizionate “in vaso e nella definizione per numero, essenza e caratteristiche potrà senz’altro essere considerato quanto indirettamente suggerito nella domanda”.

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