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Caldo e verde urbano, nella torrida Biasca si studiano soluzioni

Il Municipio indica che saranno valutate misure per mitigare le isole di calore. I pioppi del piazzale comunale tagliati saranno invece sostituti

(Ti-Press)
20 settembre 2024
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Nelle scorse settimane Biasca è balzata agli onori della cronaca per il record della temperatura più elevata misurata in Svizzera dall’inizio dell’anno (36,3° Celsius). E proprio al tema del caldo, del verde urbano e delle zone ombrose si riallaccia l'interpellanza presentata in agosto da Tiziana Palladino Monnier: “I pioppi del piazzale comunale saranno sostituiti?”, chiedeva all’Esecutivo la consigliera comunale in merito al recente taglio di sette alberi da parte del Comune. L’abbattimento, spiega ora il Municipio, è stato dovuto al rischio di caduta dei pioppi (nell'estate del 2022 una pianta era infatti stata sradicata dal forte vento). “La verifica condotta sui pioppi – si legge nella risposta all'interpellanza – ha purtroppo evidenziato che cinque di essi manifestano gravi degradazioni interne al fusto tali da compromettere seriamente la loro stabilità e il loro ancoraggio al suolo. Il consulente ha quindi raccomandato la rimozione di tutti e sette gli alberi”. La decisione presa, prosegue l'Esecutivo, “non è stata semplice. Tuttavia, le ragioni legate alla sicurezza hanno reso necessaria questa scelta”. Ora, indica l'Esecutivo, si prevede di rivalorizzare lo spazio vuoto creatosi attraverso la piantumazione di nuovi alberi, con “l’obiettivo di migliorare l’aspetto estetico e ambientale dell’area”.

Oltre alla domanda specifica sui pioppi, l'interpellanza della consigliera comunale chiedeva di indicare il grado di attenzione che si intende dare al verde urbano per alleggerire l'impatto del caldo. In questo senso, spiega il Municipo che sottolinea la sua sensibilità al tema, entro fine anno ci sarà “un incontro con degli specialisti del settore per identificare e mitigare le cosiddette ‘isole di calore’. Questi esperti ci aiuteranno a individuare le aree soggette a tale fenomeno e a proporre soluzioni per ridurne gli effetti”. Palladino Monnier chiedeva anche un'indicazione sugli spazi verdi sacrificati in favore dell'edilizia. “La revisione di Piano regolatore e le strategie che il Municipio potrà sviluppare in coerenza con il programma di azione comunale (Pac) – risponde l'Esecutivo – permetteranno in futuro di far fronte alle problematiche climatiche sollevate”, mentre altre soluzioni a breve termine dovranno essere approfondite.

Salvo il ginkgo delle Scuole elementari

Per sette alberi tagliati, ce n'è invece uno che si salva. Continuerà infatti a essere un simbolo delle Elementari di Biasca il ginkgo che da più di cinquant’anni si erge all’interno del perimetro scolastico. Nell’ambito del progetto denominato Bosciorina, che prevede il rinnovo della sede, era infatti previsto l’abbattimento della pianta. Tuttavia, le opposizioni di tre cittadine confinanti hanno avviato una procedura di conciliazione che, anche a seguito di un incontro con il Municipio – che ha riconosciuto il valore storico e affettivo dell’albero – ha portato alla decisione di mantenerlo. Il ginkgo sarà comunque tolto dall’attuale posizione e sarà rimesso a dimora nell’angolo opposto del comparto, andando incontro alle richieste delle opponenti ed evitando così un’impasse ricorsuale dannosa per un progetto strategico da decine di milioni di franchi.

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