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A Bellinzona due nuovi parchi giochi e 14 saranno rifatti

Il Municipio chiede di stanziare 3,78 milioni di franchi per i lavori che dovrebbero concludersi entro fine 2028. Prevista anche una cartellonistica

Ad esempio le strutture in via Vallone, via del Mercato (Giubiasco), via Preda (Sementina) e viale Officina saranno riqualificate
26 luglio 2024
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Altri 3,78 milioni di franchi per realizzare due nuovi parchi giochi (a Gnosca e Sant’Antonio) e rifarne 14 ormai vetusti. È quanto chiede di stanziare il Municipio di Bellinzona al Consiglio comunale in un messaggio. Se il legislativo approverà il credito nel prossimo autunno darà il via libera ai lavori, dilazionati su quattro anni, che dovrebbero concludersi entro la fine del 2028. In sintesi l'obiettivo è di mettere a disposizione spazi di incontro e di gioco diversificati, di qualità, stimolanti e sicuri, promuovendo l'attività fisica e il benessere emotivo. Si mira inoltre a «favorire le interazioni tra generazioni diverse, cercando soluzioni che possano agevolare sia l’accesso sia l’utilizzo da parte dei vari fruitori, dando modo a tutti di essere inclusi nella vita sociale», afferma a ‘laRegione’ il municipale Vito Lo Russo. Non da ultimo questi spazi rappresentano inoltre un’opportunità per arricchire l’inverdimento urbano con effetti positivi sull’ambiente e sull’attrattività della Città.

A seguito di segnalazioni installate più altalene

Tutto ciò tenendo anche conto dell’esperienza accumulata nell’ultimo quadriennio – ricordiamo che tra il 2020 e il 2024 sono già stati riqualificati 16 parchi giochi grazie a un credito quadro di 3,28 milioni – e dei riscontri ricevuti dall’utenza. Riscontri che «sono in gran parte stati positivi», prosegue il capodicastero Ambiente, anche se alcune critiche puntuali non sono mancate, come ad esempio nel caso della struttura di Villa dei Cedri, i cui scivoli sono ritenuti poco sicuri sia dal Gruppo mamma-bambino, sia dalla Commissione della gestione. A questo proposito Lo Russo ribadisce che le strutture ludiche rispettano le norme di sicurezza vigenti, che il parco giochi è stato collaudato da esperti esterni (come avviene per tutte le strutture nuove o rinnovate) e che, in generale, eventuali correttivi saranno valutati a seguito del bilancio che viene effettuato dopo un paio di anni. In questo contesto «ogni rinnovo permette di confrontarsi e imparare sia dagli esperti in materia coinvolti nelle varie fasi del progetto (progettazione, realizzazione, collaudo, manutenzione) sia dal riscontro dell’utenza», aggiunge. «Ad esempio dalla realizzazione nel 2019 di un parco giochi senza altalene e stato riconosciuto un ragionevole malcontento dell’utenza e conseguentemente, oltre alla posa a posteriori di altalene, ne sono poi state previste in tutte le strutture rinnovate dal 2020, ad eccezione del Bagno pubblico (i vincoli legati alla tutela dello stesso quale bene culturale non lo hanno permesso)». Non da ultimo il municipale ricorda che «in fase di progettazione sono organizzati incontri nei quali vengono raccolte le varie opinioni e necessità, ad esempio coinvolgendo la Fondazione Valle Morobbia e l’associazione di quartiere di Gnosca per i due nuovi parchi giochi previsti, oppure i docenti per i parchi giochi nei pressi delle scuole dell’infanzia».

Strutture di metallo possibilmente in zone ombreggiate

Nella progettazione della riqualifica dei parchi giochi il Municipio intende prestare particolare attenzione anche alla sostenibilità, sia ambientale, sia economica, sia sociale. Questi spazi rappresentano ad esempio delle ‘oasi verdi’ in città che possono anche dare sollievo dalle ondate di calore estive. In questo contesto l'esecutivo nel messaggio ricorda che grazie al precedente credito quadro sono state messi a dimora oltre 20 alberature e 80 arbusti. Nella realizzazione delle strutture sarà inoltre incentivato l'utilizzo di manodopera e materiali locali (in particolare legno di robinia ticinese), duraturi o rigenerabili che richiederanno una facile e razionale manutenzione. Materiali duraturi come il metallo (circa la metà dei parchi giochi riqualificati dal 2020 sono stati realizzati con strutture ludiche prevalentemente in metallo, gli altri in legno). Il motivo? Per quanto riguarda gli scivoli, quelli in metallo hanno «il vantaggio di non usurarsi, al contrario di quelli in vetroresina che sono invece soggetti a usura con conseguente rilascio di schegge», spiega Lo Russo. «Inoltre il metallo non deriva da materiali derivati dal petrolio e può essere riciclato». E per quanto riguarda le alte temperature che raggiunge il metallo d'estate? «In fase di progettazione si cerca sempre di installare gli scivoli orientati verso nord e per quanto possibile in posizioni ombreggiate (da considerare che non possono però essere posati nell’area dell’apparato radicale delle alberature esistenti dove si evita di scavare e realizzare fondamenta). Tuttavia nei parchi riqualificati, spesso vengono anche messe a dimora nuove alberature che per generare l'ombra necessaria necessitano di tempo».

Anche aree ludiche intergenerazionali

Oltre ai due nuovi parchi giochi a Gnosca (nel parco adiacente alle scuole elementari) e nell'unico quartiere di Bellinzona che non ne dispone ancora, ovvero Sant’Antonio (sono ancora in corso le verifiche per determinare il luogo esatto dove sarà realizzato), le altre aree ludiche che saranno rifatte si trovano a Bellinzona (via Bolla, via Vallone, alla scuola dell'infanzia Nocca, viale Officina e in golena), a Giubiasco (via del Mercato), a Camorino (al biotopo e Al Mai), a Lôro (via San Rocco), a Claro (Scubiago), a Monte Carasso (via El Sementéri e via El Cunvént) e a Sementina (via Pro Grand e via Preda). Proprio quest'ultimo si trova vicino alla casa anziani e sono quindi previsti anche giochi intergenerazionali: «Si tratta di strutture ludiche pensate per un utilizzo da parte di persone adulte o anziane con il coinvolgimento dei bambini (come giochi di equilibrio o di abilità manuale), ponendo anche attenzione all’accessibilità (pavimentazioni e dimensionamenti che permettono la circolazione anche in carrozzina)», sottolinea Lo Russo. In generale l'intenzione è quella di proporre aree ludiche diversificate che possano incitare la loro frequentazione da parte di abitanti di quartieri diversi (e di bambini di età diverse), favorendo la conoscenza del territorio e lo sviluppo delle interazioni tra i 13 quartieri. Non da ultimo si punterà anche sull'informazione: per tutti i 60 parchi giochi della Città è prevista la posa di un cartello all’entrata con il quale si invita l'utenza a osservare la quiete e le regole (pittogrammi) e sul quale saranno pure indicati numeri di telefono in caso di emergenze e contatti del servizio competente per la manutenzione.

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