Previsti 382 moduli fotovoltaici lungo i 309 metri della corona superiore. L’energia prodotta verrà utilizzata dalla nuova centrale a Piotta
Il primo impianto solare sul muro di una diga in Ticino. È quanto intende realizzare la Ritom Sa – compartecipata dalle Ferrovie federali svizzere (75%) e dal Cantone Ticino (25%) rappresentato dall’Azienda elettrica ticinese (Aet) – sull’omonima diga in Piora, nel Comune di Quinto, a 1’850 metri di quota. Il progetto prevede l’installazione di 382 moduli fotovoltaici da 430 W lungo i 309 metri della corona superiore e avrà una potenza installata totale di 164 KWp, per una produzione stimata di 153 MWh all’anno. Energia che alimenterà la nuova centrale idroelettrica di Piotta. Più precisamente "la struttura portante dei moduli fotovoltaici sarà fissata alla parte superiore della corona, così da permettere le regolari ispezioni complete del muro della diga", si legge in un comunicato.
"Nel mese di aprile il Consiglio di amministrazione ha incaricato la direzione di procedere con la progettazione esecutiva". Una decisione poi presentata agli azionisti durante l’Assemblea generale ordinaria della Ritom Sa, tenutasi oggi, 14 maggio. La società prevede di realizzare l’impianto al più presto nell’estate del 2025 e l’investimento di circa 450mila franchi rientrerà nei costi di realizzazione del nuovo impianto idroelettrico del Ritom a Piotta che avrà così "un’impronta ancora più sostenibile".
E proprio a Piotta, nello stabile della nuova centrale, "stanno prendendo forma – prosegue la nota – i due gruppi di produzione e la pompa, mentre al suo esterno si sta completando il rivestimento delle facciate. Un po’ più a monte, nella galleria del pozzo forzato, procede la posa delle sezioni della condotta che porterà l’acqua alla centrale. Sempre in Piora, proseguono inoltre i lavori nella camera valvole". L'inizio dell'esercizio commerciale della centrale è previsto per la fine del 2026.
Centrale che rappresenta "il principale progetto energetico per il Cantone e Aet degli ultimi 50 anni in Ticino e uno dei più importanti investimenti delle Ffs a Sud delle Alpi". Si tratta di "un rilevante tassello della strategia energetica delle Ffs e del Cantone Ticino e un importante passo avanti per la sostenibilità e per la politica energetica della Confederazione: un investimento ragguardevole, circa 350 milioni di franchi, che consentirà ai partner coinvolti di far fronte alle esigenze energetiche future di cittadini, aziende e viaggiatori, nel rispetto dell’ambiente".
La Ritom Sa, fondata nel 2015, è una società anonima con sede a Quinto che ha ottenuto una concessione di 80 anni per lo sfruttamento delle acque del lago Ritom. Il futuro impianto avrà due turbine da 60 MW di potenza l’una: una accoppiata a un generatore da 16,7 Hz per l’approvvigionamento della rete ferroviaria delle Ffs e un'altra accoppiata a un generatore da 50 Hz per l’approvvigionamento della rete cantonale di Aet. Un convertitore di frequenza permetterà di collegare le due reti, garantendo la massima flessibilità d’esercizio. L’impianto sarà infine dotato di una pompa da 60 MW, che consentirà di ottimizzare l’accumulazione di acqua nel Lago Ritom e nel bacino di Airolo di Aet.