Il Municipio di Bellinzona risponde all’interrogazione: impossibile intervenire su Ffs, ma i servizi comunali stanno verificando altri spazi in città
Lo scorso 24 gennaio non ci eravamo del tutto sbagliati scrivendo che “diventa un caso politico” la chiusura forzata, per decisione delle Ffs, del negozio Chocolat Stella presente sin dal 2017 nella stazione di Bellinzona. Chiusura decisa, ricordiamo, tramite il non rinnovo del contratto di locazione degli spazi che la ditta giubiaschese occupava con successo, proprio accanto alla biglietteria, sin dall'inaugurazione del ristrutturato edificio ferroviario. Non ci eravamo del tutto sbagliati perché l’interrogazione del consigliere comunale Vito Lo Russo (Plr) – che sollecitava un intervento del Municipio nei confronti delle Ffs “al fine d'individuare una soluzione che consenta alla ditta di continuare la propria attività in stazione” – ha ottenuto ora una risposta da cui traspare appunto il coinvolgimento del Comune, sebbene non nei termini immaginati nell'atto parlamentare.
Nella prima parte della risposta l'esecutivo evidenzia l'impossibilità per l'autorità cittadina d'interfacciarsi con le Ffs su questo tema. Invero, tra le righe si intuisce che non sembra esserci stato nemmeno un tentativo di sollecitare i padroni di casa. In pratica il Municipio la mette molto sul formale scrivendo che “le relazioni contrattuali tra Ffs e le realtà commerciali presenti in stazione rientrano nell’ambito del diritto privato e seguono logiche su cui difficilmente alla politica è dato d'intervenire, se non per servizi a chiara connotazione o interesse pubblico; in questo senso, ad esempio, in passato si era sostenuto e ottenuto l’inserimento in stazione di uno sportello turistico, prima dell’apertura del nuovo e moderno InfoPoint Bellinzona in Piazza Collegiata”.
Eppure, come sottolineava Lo Russo nell'interrogazione, Chocolat Stella “non solo fornisce occupazione ai residenti, ma ha la sua produzione di alta qualità a Giubiasco. Il negozio, attraverso i turisti che lo visitano, consente di promuovere la rinomanza delle eccellenze ticinesi. Ritengo che le Ffs debbano contribuire allo sviluppo del territorio, agevolando le realtà locali”. Così facendo invece “perdono un’importante opportunità”. Dal canto suo il Municipio riconosce il valore e l'importanza della ditta giubiaschese: “È un marchio riconosciuto e ben affermato in generale oltre che ben radicato, dal punto di vista della produzione, nel cantone e in particolare nel Bellinzonese. Un’eccellenza del nostro territorio. Come sempre quando chiude un negozio o un’attività economica ben funzionante, dispiace. Allo stesso tempo si tratta però anche, nel caso di Chocolat Stella, di un’attività economica che continua col suo sito di produzione e i suoi punti di vendita”, tranne appunto quello in stazione. Ad ogni modo, dimostrando di aver recepito l'importanza della presenza di Chocolat Stella con un negozio a Bellinzona, il Municipio spiega che “il Servizio di promozione economica della Città si è attivato per sostenere la ricerca di soluzioni logistiche alternative, come succede, per altre situazioni, onde favorire l’insediamento di nuove attività commerciali sul nostro territorio”. Non si specifica con quale esito, ma par di capire che la procedura sarebbe ancora in corso.