Bellinzonese

Soldini e poi? Nel Centro di Bellinzona c’è chi dice ‘delusione’

Elezioni comunali 2024: la sezione ha ratificato la lista per il Municipio (quella per il Cc seguirà). Le critiche: poco reale spazio ai giovani

(Ti-Press/Golay)
15 gennaio 2024
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Affiancare al municipale uscente Giorgio Soldini, che sta per terminare la sua terza legislatura e avvicinarsi ai 70 anni d'età, il cosiddetto “nuovo che avanza” confidando che già questa campagna elettorale, oppure la nuova legislatura, siano le occasioni giuste per far maturare politicamente colei o colui che potrebbero un giorno non troppo lontano – se non proprio a breve termine – subentrargli a Palazzo Civico assicurando così un adeguato passaggio di testimone e di consegne. Sempre, bene inteso, che la sezione presieduta da Davide Pedrioli il prossimo 14 aprile, data delle elezioni comunali 2024, ottenga i numeri per confermare il proprio seggio in Municipio. Seggio che stando ai pronostici (però mai dire mai) dovrebbe venire occupato ancora una volta dallo stesso Soldini.

È questo il ‘leitmotiv’ che negli ultimi mesi ha accompagnato i lavori della commissione cerca coordinata dall'ex municipale Filippo Gianoni («il lavoro è stato intenso e molto coinvolgente e si percepisce una grande voglia di rinnovamento»); e che ha caratterizzato – nemmeno troppo sottotraccia – l'odierna assemblea del Centro di Bellinzona tenutasi in un affollato Hotel Unione (99 i presenti). Assemblea che ha ratificato per acclamazione la lista dei sette candidati all'esecutivo (quella per il Consiglio comunale lo sarà in delega entro il termine ultimo del 22 gennaio). Traspare insomma una voglia di rinnovamento, ma d’altronde il successo nell’urna bisogna coltivarlo e i cosiddetti ‘veterani’ come Soldini rappresentano, da questo punto di vista, una garanzia spesso irrinunciabile in quanto ‘macchine da voto’ in grado di pescare in casa propria e altrui (suo il terzo miglior risultato di panachage nel 2021 fra i sette eletti).

Perdita netta nel 2021

Alle elezioni di tre anni fa l'allora Ppd era sceso al 14,9% per il Municipio (seggio comunque ampiamente confermato) e al 16,4% per il Cc (meno due seggi) perdendo per strada rispettivamente 5 e 3,6 punti rispetto al 2017, anno dell’aggregazione, e venendo declassato dal terzo al quarto posto dietro a Lega/Udc che aveva fatto un deciso balzo in avanti. Oggi, oltre a migliorare il risultato in termini percentuali, l'obiettivo principale è dunque la conferma nella stanza dei bottoni e il mantenimento/potenziamento dei dieci seggi nel legislativo che rappresentano un sesto del totale (60).

Chi sono e cosa fanno

Per la corsa all'esecutivo Giorgio Soldini di Bellinzona (classe 1955, già funzionario dirigente dell'Istituto assicurazioni sociali ora in pensione, municipale dal 2012 e capodicastero Anziani e ambiente) viene affiancato da Marguerite ‘Margot’ Ndiaye Broggini di Bellinzona (classe 1964, giurista, già candidata al Municipio nel 2021 e da allora consigliera comunale, candidata al Consiglio nazionale lo scorso ottobre); Claudio Cattori di Giubiasco (classe 1961, consigliere comunale dal 2017, vicecapogruppo in Cc, imprenditore agricolo, già candidato al Municipio nel 2017 e 2021); Camilla Guidotti (di Monte Carasso, classe 1993, docente in formazione e insegnante di italiano in una scuola media, consigliera comunale dal 2021 e quell'anno già candidata al Municipio); Mattia Lepori di Daro (27 anni, laureato in diritto ed economia all'Università di San Gallo, attualmente praticante avvocato al Ministero pubblico, da pochi giorni nuovo presidente dei Giovani del Centro ticinesi); Lindita Osmani Durmishi di Bellinzona (classe 1987, laureata in economia aziendale, mediatrice interculturale, già candidata al Gran Consiglio nel 2019 per la lista ‘Più Donne’) e Giovanna Pedroni (classe 1999, di Gnosca, già candidata per il Centro alle nazionali di ottobre nella sottolista ‘Giovani per il Ticino’, laureatasi nel 2023 al Politecnico di Zurigo è attualmente ricercatrice scientifica all'Usi, membro e segretaria dell'Associazione di quartiere Gnosca, figlia del capogruppo in Cc Gabriele Pedroni e della già presidente sezionale Sara Gianoni Pedroni).

E cosa vogliono fare

Margot Broggini ha evidenziato la necessità di affrontare con spessore i temi strategici, fra cui la pianificazione del nuovo quartiere officine; proporrà anche la creazione di un ‘consiglio dei saggi’ del Centro per fare tesoro delle esperienze. Claudio Cattori ha posto l’accento sui quartieri che talvolta si sentono trascurati: «Ma attenzione anche al volontariato e all’ambiente». Camilla Guidotti è partita dalla ‘fuga’ dei giovani dal Ticino e sulla necessità di lavorare per invertire il fenomeno, anche a Bellinzona, «affinché sia veramente una città vivibile». Mattia Lepori ha spinto sulla necessità di un approccio pragmatico nell’affrontare i temi e i progetti in politica. A Lindita Osmani Durmishi stanno a cuore famiglia, lavoro e studio: «E il loro sostegno, perché è importante aiutare singolarmente e in un lavoro di squadra, dando voce alle esigenze e alle aspirazioni». Giovanna Pedroni intende dedicare le sue energie ai giovani e a migliorare la coesione fra la città e i quartieri: «Ci vogliono soluzioni ponderate ed equilibrate, evitando la dannosa polarizzazione». Infine Giorgio Soldini ha messo in luce i suoi sforzi per la messa in rete delle case anziani cittadine e la gestione dell’ambiente: «Sono a disposizione per riconquistare il terzo posto tra le forze politiche e i due seggi persi in Cc».

Il siluro

Simonetta Biaggio Simona, presidente distrettuale del Centro, ha sollevato una critica di fondo: «Rammarico e delusione perché questa lista è condizionata dalla presenza del nostro pur valido municipale uscente. Una figura molto presente. Che incide parecchio. Un'occasione mancata, persa, rimandata fra quattro anni per fare il famoso rinnovamento. Se si vuole dare una vera possibilità a giovani e donne, bisogna avere il coraggio di permettere loro di fare una corsa aperta. Bisogna ripensare la strategia futura della sezione, perché non si può sottacere il fatto che c'è disamore per la politica e per il nostro partito a Bellinzona, che nelle scorse votazioni ha perso due consiglieri comunali». Sulla stessa lunghezza d'onda Ivano Dandrea: «Se si va avanti così si continuerà bruciare intere generazioni di giovani politici, che non avranno mai spazio. Non bisogna soltanto aprire loro le porte, ma anche lasciargli il posto». La presidente del giorno Sara Gianoni ha replicato dicendo che «i sei concorrenti di Soldini non sono lì a fare le belle statuine. Se li ritenete validi, votateli. Hanno molto da insegnare». Sara Demir: «La commissione cerca ha fatto un ottimo lavoro, decida l'elettorato». Emilio Scossa-Baggi ha poi ricordato che svolgere il ruolo di municipale a Bellinzona richiede almeno un 50% di tempo lavorativo: «Bisogna quindi preparare per tempo il terreno individuando i candidati veramente disposti e in grado di farlo».

Il diretto interessato non ha reagito. E mentre il neo consigliere agli Stati Fabio Regazzi, commentando anche le recenti elezioni federali, ha esortato a «mettere in campo tutte le energie con compattezza e voglia di vincere» (qualcuno ha poi osservato che ci sarebbero addirittura i numeri per ottenere due municipali), il presidente cantonale Fiorenzo Dadò ha insistito sulla necessità di «discutere con coraggio anche per portare i cambiamenti che si ritengono opportuni. Mi farebbe piacere assistere a una bella vittoria, qui a Bellinzona, sezione nella quale negli ultimi anni non sono mancati i problemi».