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Il Centro di Bellinzona cerca un nuovo presidente

Pedrioli ha annunciato la rinuncia dopo due anni e mezzo, la designazione avverrà il prossimo marzo: ‘Obiettivi raggiunti, con qualche piccolo problema’

Davide Pedrioli
(Ti-Press/Crinari)
17 ottobre 2024
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Cambio della guardia in vista nel Centro di Bellinzona. A poco più di due anni dalla designazione, avvenuta nell’agosto 2022 quando aveva preso le redini della sezione dalla presidente uscente «in una situazione di quasi urgenza», Davide Pedrioli ha ufficializzato questa sera – durante l’affollata assemblea tenutasi all'Hotel Unione – di voler lasciare la funzione. La designazione di chi lo sostituirà avverrà durante la prossima assemblea agendata il 20 marzo 2025. Nel frattempo l’Ufficio presidenziale ha avviato delle riflessioni interne per tastare il terreno in cerca di ‘profili’ ideali. Qualcuno ha insistito sulla necessità di cercare ‘profili’ giovani affinché la sezione sia poi in grado di svecchiarsi. Il consigliere comunale Giorgio Soldini ha caldeggiato l'attivazione di una commissione cerca, finora non prevista: la sala gli ha dato ragione a larga maggioranza.

‘Nettamente terzi ma senza raddoppio nelle commissioni’

Pedrioli ha motivato la propria decisione con l’anagrafe (avrà presto 68 anni), con la necessità d'incaricare un nuovo presidente molto prima delle prossime tornate elettorali cantonali e comunali e con la convinzione di aver raggiunto alcuni obiettivi in questo breve periodo. In particolare alle ultime elezioni comunali di aprile – ha detto rivolgendosi alla novantina di presenti – il Centro «è diventato nettamente il terzo partito confermando il trend generale al rialzo. Abbiamo superato la lista Lega/Udc ma purtroppo, a causa del sistema elettorale che ha permesso la costituzione di un nuovo gruppo misto in Cc, anche con dieci consiglieri eletti non siamo riusciti a ottenere il raddoppio della nostra rappresentanza nelle commissioni. Un vero peccato».

Un altro obiettivo dichiarato, ha proseguito Pedrioli, «era quello di fare gioco di squadra durante la campagna elettorale e successivamente anche durante la legislatura». Il gruppo in Cc, dopo un inizio un po’ turbolento, «ora sta lavorando nella direzione giusta, sebbene con opinioni non del tutto allineate, come d’altronde è giusto che sia in un partito nel quale si ragiona e si discute. Il gioco di squadra non ha invece funzionato durante la campagna elettorale: nulla di grave, ma puntualmente qualcosa non ha funzionato fra le varie generazioni. Il mio auspicio è che si lavori in futuro con modalità diverse». A proposito di generazioni, ricordiamo, la novità di aprile è stata l’elezione del giovane Mattia Lepori in Municipio che ha scalzato l’uscente Giorgio Soldini.

‘In cerca di compromessi’

Il capogruppo Pietro Ghisletta teneva molto al raddoppio nelle commissioni permanenti: era stato proprio lui a insistere su questo punto durante l’elezione di acclamazione delle liste. «Questo è un punto che, fin dall'inizio della legislatura, ha rappresentato una sfida importante, soprattutto per quanto riguarda la suddivisione delle posizioni all'interno del nostro gruppo». Quanto alla guida della sezione «è giunto il momento di trovare un nuovo timoniere e di strutturare meglio la nostra sezione. Questo passo sarà essenziale per facilitare il nostro lavoro all'interno del Cc. Fondamentale sarà avere un Ufficio presidenziale forte e sezioni coese per veicolare con efficacia i nostri messaggi rivolti al Municipio, e per portare avanti con determinazione la linea politica del nostro partito».

Le sfide dei prossimi mesi, ha proseguito Ghisletta, «saranno impegnative, e ci troveremo a dover accettare alcuni compromessi. Il più importante riguarda l'aspetto finanziario del nostro Comune: durante la campagna elettorale molti di noi hanno promesso tagli o miglioramenti al moltiplicatore fiscale. Dall'altro lato, come Centro, abbiamo un forte interesse a stimolare e supportare l'arrivo di nuove famiglie attraverso mozioni che chiedono sostegni concreti per le famiglie e una migliore conciliabilità tra lavoro e vita familiare». Questi due temi «ci metteranno sicuramente sotto pressione, costringendoci a trovare compromessi tra tutti i partiti di governo. I primi segnali indicano che il prossimo preventivo non sarà infatti tra i più favorevoli», come d’altronde lo sono stati quelli degli ultimi anni.

‘I grandi temi ma anche le situazioni puntuali’

Mattia Lepori ha tracciato un bilancio dei primi sei mesi di attività alla testa del Dicastero territorio e mobilità: «Certo, siamo confrontati con i grandi progetti, ma siamo chiamati a considerare adeguatamente anche le questioni più puntuali che toccano da vicino la popolazione. Fra queste cito anche la viabilità e posso dire che il semisvincolo sta dando i frutti sperati sgravando i quartieri sud dal traffico di transito. Ci aspettiamo qualche problema in più a gennaio, quando sarà aperta anche l’uscita da sud, andando così a completare questa importante opera viaria». Cui ne seguiranno altre sulle strade cantonali del comprensorio, volte anche qui a migliorare la qualità di vita. Il nuovo municipale ha quindi offerto una radiografia pianificatoria delle principali sfide che attendono la capitale a breve, medio e lungo termine. Quartiere Officine in primis, sebbene fermo attualmente al Tribunale amministrativo cantonale a seguito di un ricorso contro la decisione del Consiglio comunale favorevole alla variante di Piano regolatore.

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