Bellinzonese

Camion Transport potenzia la sua presenza a Cadenazzo

Inaugurato il nuovo centro logistico da 42,5 milioni allacciato alla ferrovia. I collaboratori della filiale passano da 47 a 63

Numero di collaboratori potenziato
(Ti-Press/Crinari)
17 novembre 2023
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Leader in Svizzera nel settore del trasporto e logistica e da 16 anni presente in Ticino occupando spazi Ffs nella stazione ferroviaria di Cadenazzo, l’azienda sangallese Camion Transport Sa ha inaugurato giovedì nelle immediate vicinanze la sua nuova filiale costata 42,5 milioni e per la cui realizzazione ci sono voluti due anni. Potenziata così la presenza al sud delle Alpi, che passa da 47 a 63 collaboratori.

Il traguardo – è stato sottolineato durante la cerimonia cui erano presenti autorità locali e cantonali – segna un «progresso significativo» per la ditta rafforzando il suo impegno per le soluzioni sostenibili e migliorando capacità ed efficienza nel trasporto delle merci. «Una logistica efficiente è fondamentale per la prosperità economica di qualsiasi regione e permette di migliorare il servizio in tutta la Svizzera», ha premesso Josef Jäger, direttore e presidente del Cda. Con una squadra di oltre 1’500 dipendenti e una flotta di 610 veicoli, il gruppo gestisce ogni giorno in media 7’500 spedizioni e ordini logistici nelle sue 15 sedi sparse nel Paese. Si ritiene «un attore chiave nell’ambito della sostenibilità impegnandosi attivamente nel proteggere l’ambiente attraverso servizi ecologici, promuovere l’equità sociale tra i dipendenti e contribuire alla crescita economica del Paese».

In treno sull'asse Nord-Sud

Fra i suoi obiettivi «c’è l’equilibrio tra economia ed ecologia, con l’ambizione di essere il leader nell’ecologia dei trasporti» su scala nazionale. Infatti non di sola gomma vive Camion Transport, essendo il sistema duale strada/rotaia «il cuore della nostra organizzazione». Concretamente a Cadenazzo tramite il collegamento ferroviario diretto per i tragitti Sud-Nord e viceversa attraverso le Alpi «abbiamo dato la massima priorità ai criteri ecologici, senza compromettere funzionalità e stabilità». Lasciato il binario principale, i vagoni attraverso una linea ferroviaria dedicata entrano direttamente nella struttura dove la merce consegnata dai camion viene caricata oppure scaricata e traslata sui camion per la consegna regionale.

Il nuovo centro conta numerose innovazioni rispettose dell’ambiente e l’impiego di materiali che minimizzano l’impatto: un impianto fotovoltaico copre l’intera superficie del tetto e permette al centro di generare gran parte del proprio consumo energetico in loco. Il riscaldamento è fornito da una pompa di calore che utilizza l’acqua sotterranea e distribuisce il calore attraverso pannelli radianti a soffitto. L’illuminazione è completamente a Led e controllata da sensori di movimento sia nel magazzino che nell’area uffici. L’area circostante è stata piantumata con specie native e vi è anche un biotopo che contribuisce alla biodiversità, sebbene la zona industriale sia densamente insediata da capannoni e attività produttive di vario tipo.

Per la ricarica dei veicoli elettrici, il centro offre un’infrastruttura completa comprendente diverse stazioni per automobili e tre veloci per veicoli commerciali, oltre all’innovativo sistema chiamato internamente ‘Elefantino’, impianto a gru montato sotto il tetto dell’area di carico che può muoversi lateralmente e in profondità offrendo così una maggiore flessibilità ed efficienza nel processo di ricarica. «Con un magazzino che si estende su 4’700 metri quadrati e un’area dedicata allo stoccaggio merci pericolose di 955 metri, la più ampia in Ticino, assicuriamo la massima sicurezza e affidabilità nel trattamento di tutte le merci», ha sottolineato Giuseppe Di Iorio, responsabile progetti e infrastrutture, affiancato da Daniele Marrone, responsabile della succursale.