Circa 70mila partecipanti solo durante il weekend, favorito dal meteo che nei due giorni precedenti, invece, ha ostacolato l'avvio della manifestazione
Oltre 80mila partecipanti, tanta allegria e le sette note protagoniste assolute. Bilancio decisamente positivo a Bellinzona per la Festa Federale della Musica Popolare, appuntamento quadriennale che si è tenuto per la prima volta a sud delle Alpi. Vestita di giallo, colore ufficiale della manifestazione, da giovedì scorso a oggi (domenica 24 settembre) la capitale ticinese ha cambiato pelle riempendosi di tende e palchi: ben tredici quelli su cui per quattro giorni quasi duemila musicisti e 250 gruppi si sono esibiti in omaggio alle armonie della tradizione musicale popolare elvetica e ticinese. Dopo un avvio ampiamente ostacolato dalla pioggia, il sole tornato a splendere nel weekend ha favorito una collettiva esplosione di emozioni. “La Festa è riuscita molto bene, con in particolare 35mila partecipanti nella giornata di sabato e almeno altrettanti domenica per il corteo” dichiara soddisfatto Andrea Bersani, presidente del Comitato organizzatore, citato in un comunicato stampa.
Comitato che ha lavorato anni per arrivare pronto all’appuntamento con la storia a cui hanno contribuito numerosissime persone, con i fondamentali volontari in prima linea, oltre alle decine di migliaia di partecipanti che hanno potuto assistere gratuitamente a oltre quattrocento concerti. Da parte loro gruppi, bandelle e orchestre hanno incantato il pubblico con musica e canti a quasi ogni ora delle quattro giornate di celebrazione in tutto il centro storico dove oggi, domenica, la folla delle grandi occasioni si è riunita per seguire il corteo lungo Viale della Stazione alla presenza del consigliere federale ticinese Ignazio Cassis. “La Città ha mostrato il suo lato migliore permettendo a questa manifestazione di entrare nella storia di Bellinzona e della regione”, afferma da parte sua il sindaco Mario Branda, pure citato nella nota. “È stata una manifestazione riuscitissima a prescindere dai numeri e dalla pioggia che inizialmente ci ha un po’ messo in difficoltà”, prosegue il sindaco di Bellinzona. “Abbiamo visto moltissima gente contenta che ha espresso la propria gioia nel partecipare all’evento e nel cogliere l’occasione per socializzare con persone provenienti da ogni angolo della Svizzera”, aggiunge sottolineando che ciò ha permesso in sostanza di “consolidare l’unione tra le diverse culture del Paese oltre, come detto, di far entrare di diritto l’evento nella storia della Città e di tutta la regione”.
Per quattro giorni sulla Città ci sono stati gli occhi di tutto il Paese, tra spettatori sul posto e in collegamento grazie alle trasmissioni live di radio e tv garantite da Srg Ssr. “La quattordicesima edizione della Festa è stata un successo” rileva il presidente dell’Associazione svizzera della musica popolare Ralph Janser. Il quale mette in evidenza le grandi emozioni vissute a Bellinzona in tutti i momenti dei quattro giorni, come ad esempio “la riconsegna della bandiera nella splendida cornice di Castelgrande”. Spazio anche ai ringraziamenti per l’ottima riuscita dell’evento: “Voglio dire grazie al Comitato organizzatore, alla Città di Bellinzona, ai volontari e alla popolazione per la sua grande partecipazione”.
“Voglio sottolineare l’ottima collaborazione con tutti gli attori in gioco”, sottolinea poi Bersani. Il quale cita ‘Ssr-Srg, l’Associazione Svizzera della Musica Popolare, la Città di Bellinzona, l’Organizzazione turistica regionale Bellinzonese e Alto Ticino (Otr-Bat) che pure ci ha messo a disposizione personale qualificato e i numerosi volontari che hanno fornito un contributo imprescindibile e che ringraziamo sentitamente”. Una presenza, quella dei volontari, che per altro è stata favorita dai numerosi datori di lavori che hanno permesso ai loro dipendenti di prendersi del tempo per collaborare alla riuscita della manifestazione. Tra gli appuntamenti tradizionali di questo periodo che sono stati inglobati nella manifestazione spicca la festa della vendemmia: ‘PerBacco!’ ha dato il suo contributo, in particolare con le degustazioni che sabato pomeriggio sono state protagoniste su viale Stazione attirando centinaia di amanti del vino ticinese, presente con decine di etichette.
Note liete anche dal punto di vista turistico, con decine di migliaia di pernottamenti e ricadute economiche stimate tra 12 e 14 milioni di franchi ‘spalmati’ evidentemente non solo nel Bellinzonese ma pure nel resto del Ticino, e frutto non esclusivamente dei consumi da parte dei turisti ma pure della popolazione locale. “Sull’arco di quattro giorni possiamo stimare 60mila pernottamenti legati alla Festa a livello globale ticinese”, afferma il direttore dell’Otr-Bat Juri Clericetti, rimarcando che alle ricadute economiche dirette va poi aggiunto il ritorno d’immagine favorito non solo dai media tradizionali ma pure dal massiccio utilizzo dei social network da parte dei partecipanti giunti da tutti i cantoni. Una bella e ampia vetrina per un evento da consegnare ai libri di storia e che incoraggia a scrivere altre pagine ancora.