La cagnolina era morta due settimane fa. La proprietaria vuole vederci chiaro: ‘Analizzare il veleno potrebbe aiutarci a capire di più. Aiutatemi’
«Sì, posso confermare che la mia dolce Trudy è stata avvelenata». È con la voce ancora rotta dal dolore che la proprietaria della cagnolina di razza bulldog inglese morta a inizio mese spiega alla redazione di aver ricevuto conferma di quanto già sospettava. Avvelenamento. La donna, residente a Biasca, ha infatti ottenuto nei giorni scorsi il referto dell’autopsia che aveva richiesto subito dopo il decesso dell’animale: l’esito evidenzia appunto la presenza di tracce di veleno. Due settimane fa, sempre a Biasca, nella zona delle vigne, un cucciolo di levriero italiano aveva rischiato di morire per aver tentato d’ingerire un boccone avvelenato. E sempre nella stessa zona era stata trovata anche una volpe morta con la schiuma alla bocca, quindi molto probabilmente avvelenata.
Sia per la volpe che per il levriero era stata sporta denuncia contro ignoti; ora anche la padrona di Trudy intende fare lo stesso. In un paese dove già in passato i casi di avvelenamento di cani sono stati numerosi, i sospetti riguardo a possibili autori del gesto sono molto forti. «Poter analizzare il veleno potrebbe aiutarci a capire qualcosa in più», spiega la proprietaria della cagnolina morta. Le analisi costano però 300 franchi e per la padrona, che ha già faticato a pagare l’autopsia, è una cifra troppo elevata da sostenere.
La donna lancia quindi un appello ad associazioni animaliste che potrebbero essere interessate ad aiutarla a far luce su quanto sta avvenendo a Biasca. «Se qualcuno volesse sostenermi, io sono disposta ad andare avanti nella ricerca della verità. La mia Trudy ormai l’ho persa ma magari si può far qualcosa per salvare altri animali», aggiunge. Per un sostegno si può prendere contatto con la signora telefonando allo 076 640 84 83.