Bellinzonese

Biasca e binario di sorpasso: respinto il ricorso del Municipio

Nell'ambito del contenzioso con le Ffs, il Tribunale amministrativo federale ha ritenuto di ordine politico e strategico gli argomenti del Comune

3 agosto 2023
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Niente da fare per il Comune di Biasca davanti al Tribunale amministrativo federale (Taf) nell'ambito del ricorso inoltrato contro il progetto delle Ffs (nel frattempo realizzato) per la parziale riorganizzazione dei binari e degli scambi ferroviari al fine di permettere ai treni viaggiatori della linea ad alta velocità di superare i treni merci, con deviazione dei convogli tra la galleria di base del San Gottardo e la fine del paese di Biasca sfruttando la vecchia linea ferroviaria che attraversa il centro abitato. Dopo la conferma del progetto da parte dell’Ufficio federale dei trasporti (Uft), il Comune aveva interposto ricorso al Taf nel dicembre del 2020.

In sostanza l'esecutivo, che non mancava di rimarcare lo smacco per le Tre Valli della scelta di costruire a Castione le nuove Officine Ffs, lamentava che quella di Biasca sarebbe stata man mano riconvertita in una stazione di traffico merci a scapito della qualità del servizio per i viaggiatori. Secondo il Municipio, nell'ambito dell'approvazione dei piani, l'Uft non avrebbe affrontato adeguatamente il problema della “manifesta cattiva gestione del traffico ferroviario nella Riviera”, ignorando i bisogni della regione e il ruolo della stazione ferroviaria di Biasca per i propri passeggeri. Non si sarebbero valutate soluzioni alternative al progetto approvato, come la realizzazione di un vero e proprio terzo binario di sorpasso (previsto unicamente tra Giubiasco e Bellinzona per ampliare e potenziare la linea regionale) lungo tutta la tratta della linea veloce che collega la galleria di base del San Gottardo con Bellinzona, così da sgravare le zone abitate del borgo dal passaggio dei treni merci.

I lavori previsti dal progetto delle Ffs sono nel frattempo iniziati e terminati, avendo il Taf revocato l’effetto sospensivo al ricorso nei primi mesi del 2021.

‘Nessun motivo per discostarsi dall'esame dell'Uft’

Nella sua sentenza il tribunale rileva come le argomentazioni sollevate dal Municipio rivierasco siano piuttosto di ordine politico e strategico, più che giuridico. “Non è di certo questa la sede opportuna per disquisire della bontà o meno delle scelte politiche e strategiche in materia di gestione ferroviaria toccanti il Ticino”, si legge. I giudici aggiungono che il loro compito si limita a esaminare se il progetto sia o meno conforme ai disposti di legge applicabili. E da un esame dell’incarto, il Taf rileva di non avere alcun motivo di scostarsi dal giudizio dell'Uft. Nel 2018 il Comune di Biasca aveva fatto opposizione nell'ambito della procedura di approvazione dei piani. Opposizione respinta insieme ad altre nel 2020.

Tornando all'auspicato terzo binario di sorpasso, per il Taf “non è oggetto del progetto in esame. Il ricorrente critica invero le scelte politiche e strategiche in materia di gestione del traffico ferroviario decise in altri ambiti, distanziandosi dal progetto, con il quale non si confronta minimamente. In particolare, il fatto che l’autorità inferiore (l'Uft, ndr) non abbia imposto alla controparte (le Ffs, ndr) gli oneri auspicati dal ricorrente nella sua opposizione non è qui criticabile sotto il profilo del principio della proporzionalità”, scrivono i giudici, ricordando che il binario di sorpasso non era di fatto previsto dal progetto approvato.

Contro la decisione del Taf può essere interposto ricorso in ultima istanza al Tribunale federale.