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Giubiasco nella morsa del traffico: aspettando il semisvincolo

Durante l’incontro con la popolazione chiesti controlli contro la velocità eccessiva in Cima Piazza e ulteriori moderazioni nelle strade di quartiere

8 giugno 2023
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Anche nel perfetto quartiere di Giubiasco che conta quasi 9’200 abitanti e dove qualche filo d’erba fuori posto genera lamentele «perché quando eravamo Comune il cimitero era gestito molto meglio», il problema traffico rientra nel radar degli abitanti. Lo si è percepito bene martedì al Mercato coperto durante la serata pubblica fra la popolazione e le autorità, ultima tappa del tour affrontato dal Municipio di Bellinzona nelle 13 località aggregate. Uno dei punti ritenuti più sensibili è Cima Piazza dove dall’anno scorso è in vigore la ‘Zona d’incontro’ dove vige il limite di 20 km/h e i pedoni hanno la precedenza assoluta. «Ma non è così – ha reclamato una signora seduta fra le circa 150 persone presenti – perché raramente viene rispettato e mai si è vista la polizia fermare conducenti e multarli». È stata perciò sollecitata la posa quanto meno di un ‘radar amico’ e, in caso di ulteriore inosservanza, di veri e propri controlli della velocità con tanto di sanzioni. Il capodicastero Sicurezza Mauro Minotti ha preso nota sottolineando l’impegno nel fare prevenzione tramite i quattro apparecchi di ‘radar amico’ in dotazione alla Città: «Se non sarà abbastanza, poseremo l’altro… come fatto in via alla Posta», dove pure vige il limite di 20 km/h e dove, par di capire, sono fioccate parecchie multe. Idem in altri quartieri dove a venire pizzicati dai radar «sono talvolta gli stessi residenti che sollecitano più controlli», ha annotato il sindaco Mario Branda.

Dodici parchi giochi di cui sei rinnovati

Da notare peraltro che in Cima Piazza il via-vai di veicoli è ultimamente molto intenso, specie da quando un bar di nuova gestione attira avventori anche da fuori, riducendo così la disponibilità di posteggi in zona blu per i residenti. Tema di cui abbiamo riferito il 17 aprile, ma non sollevato l’altra sera. Sempre per quanto riguarda Cima Piazza, un genitore ha ribadito le lamentele già note per la presenza di giochi in metallo: caldi d’estate e freddi d’inverno. «Meglio Melide dove sono in legno, non girano auto e ci sono molte piante ombreggianti». Suggestione rispedita al mittente da Giorgio Soldini, capodicastero Ambiente: «Quelli in metallo sono omologati e apprezzati dai molti utenti. Ma poi perché andare fino a Melide? Recentemente (ndr: dopo l’investimento di un bambino) abbiamo prolungato la staccionata. Inoltre Giubiasco dispone di ben 12 parchi giochi di cui sei rifatti recentemente e gli altri sei lo saranno col prossimo credito quadro».

Fermate bus e scorrevolezza

Sempre dal profilo viario bisognerà attendere il 2024 o ’25 per vedere riaperta via alla Centrale nel tratto del centro paese: «C’è un problema di sicurezza per la caduta di sassi che richiede lavori per 100mila franchi e i lavori saranno eseguiti contemporaneamente all’aggiornamento infrastrutturale della centrale idroelettrica», ha spiegato Mauro Minotti. Ancora strade: il consigliere comunale Claudio Cattori, autore di una recente interpellanza, ha ribadito il desiderio di vedere un giorno la strada cantonale diventare più scorrevole: «Oggi è un percorso a ostacoli!». Pronta la risposta del vicesindaco Simone Gianini, capodicastero Territorio e mobilità: «Se si riferisce alle fermate dei bus rinnovate sulla carreggiata, il Cantone le ha volute lì per ragioni di sicurezza, riducendo così il rischio di investimento da parte di veicoli che superano i mezzi pubblici quando i passeggeri scendono e attraversano». Quanto invece alle strade di quartiere, «le moderazioni sono richieste dagli stessi abitanti. In tutto ciò bisogna far collimare i vari interessi, considerando anche l’aspetto posteggi. Molto si è fatto e molto si deve ancora fare».

Strade locali da aggiornare

A chiedere lumi sul futuro viario locale sono stati anche l’ex segretario comunale Amos Benelli e l’ex municipale Giancarlo Jorio. Il primo per quanto riguarda il dopo semisvincolo da fine 2024 (il Piano del traffico locale sarà aggiornato?) e il secondo in difesa di quelle strade di quartiere, come viale 1814, che nonostante le opere di moderazione continuano a essere vittime del traffico parassitario. Nel primo caso la risposta è sì: «Grazie al semisvincolo – ha ricordato Gianini – è prevista una sensibile riduzione del carico viario sulla strada Camorino - Giubiasco - Bellinzona. E il Programma di agglomerato di quinta generazione indica misure infrastrutturali nell’ottica di disincentivare il traffico parassitario. Per evitare che nonostante la presenza del semisvincolo si continui a usare la cantonale per entrare e uscire da Bellinzona, si procederà a un declassamento equilibrato anche su base empirica». Jorio dal canto suo, paladino del 30 km/h nei quartieri già quasi mezzo secolo fa quando ancora non c’era la base legale per introdurlo, ha sollecitato misure immediate. Il vicesindaco non ha escluso che si possano applicare puntualmente soluzioni di contrasto al traffico parassitario (come fatto altrove introducendo ad esempio il permesso di circolazione ai soli residenti), tuttavia in linea generale ha ribadito la necessità di attendere il semisvincolo per comprendere quali effetti a cascata esso provocherà.

Scuole, porta aperta per i genitori

Fra i molti temi locali trattati, citiamo anche la piazza rifiuti della Saleggina dove regna la maleducazione degli utenti: probabilmente sarà recintata per impedire l’accesso fuori orario e nei festivi. Chiesti lumi anche sulle modalità di attribuzione degli allievi nelle varie sedi, ciò che non trova sempre il favore dei genitori. Il capodicastero scuola Renato Bison ha spiegato quali sono le regole, lo scopo delle zone cuscinetto, l’impossibilità di assecondare tutti i desideri e la sua disponibilità ad accogliere e ascoltare i genitori che richiedessero delucidazioni di persona.

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