Sistemazione parte alta del viale Stazione a Bellinzona, si accende il dibattito sulla mozione Plr che il Consiglio comunale discuterà l’8 maggio
All'urlo di “No al Municipio dalla motosega facile” i Verdi di Bellinzona sostengono l'operato della Commissione dell'edilizia del legislativo cittadino che esprimendosi sulla mozione Plr per il rifacimento della parte alta del viale Stazione, cui abbiamo dato risalto ieri, ha giudicato prioritario salvaguardare l'alberatura esistente, ossia i cento tigli e sette ippocastani quasi secolari disposti ai due lati della strada. A firmare il comunicato stampa – come pure il rapporto commissionale favorevole alla mozione ma con un emendamento – è la consigliera comunale e presidente dei Verdi locali Giulia Petralli.
La Commissione edilizia, ricordiamo, nel proprio rapporto sottolinea che se il Municipio dovesse decidere di riprendere il progetto con la variante c) – ossia inevitabile abbattimento e sostituzione delle alberature esistenti – ebbene tale sostituzione “non dev'essere fatta con le piante inserite nella parte bassa di viale Stazione”, che a otto anni dalla loro posa appaiono ancora striminzite, non da ultimo perché potate energeticamente. Pertanto, e in accordo col mozionante Vito Lo Russo, la Commissione edilizia propone per emendamento l'aggiunta secondo cui “il messaggio municipale dovrà porre particolare attenzione alla salvaguardia dell'alberatura esistente e, qualora essa non potrà essere mantenuta, il Municipio si impegna a sostituirla adeguatamente”.
Ma che non possa essere mantenuta è chiaro sin dal 2019, quando il progetto municipale era stato sospeso per valutazioni: il rifacimento di carreggiata, marciapiedi e sottostrutture vetuste obbliga infatti l'abbattimento dei 107 alberi perché le loro ampie radici non resisterebbero all'azione dei macchinari. Ora Giulia Petralli scrive nel comunicato che la Commissione edilizia non ha mai avallato l’abbattimento, “bensì ha chiesto prioritariamente di salvaguardare quelli esistenti in un futuro messaggio municipale”. Salvaguardia tuttavia come detto impossibile.
I Verdi a ogni modo condividono il pensiero che la parte alta del viale “debba essere rinfrescata e migliorata rispetto alla situazione attuale, per nulla confacente a fungere da porta d'entrata per il centro storico”. Ma, aggiungono, “l'operazione non va fatta a discapito del verde esistente come invece da intenzione del Municipio che non appena è uscito il rapporto della commissione edilizia ha colto la palla al balzo per preparare le motoseghe”, scrivendo nelle proprie osservazioni finali di accogliere favorevolmente il testo emendato e di, citiamo, “impegnarsi sin d’ora a una sostituzione adeguata dell’alberatura esistente”. Che, come detto, non potrebbe sopravvivere al cantiere.
Ma i Verdi come detto attaccando il Municipio parlano di “attitudine poco responsabile e trasparente, non in linea con la sensibilità della popolazione, da sempre legata ai propri viali alberati, tanto che nel 2019 una petizione aveva raccolto più di 6'500 firme di persone indignate per il taglio prospettato. Anche solo nel rispetto di queste persone il Municipio dovrebbe valutare con la giusta attenzione e calma tutti gli scenari che possano scongiurare il taglio dei 107 alberi in grandissima parte ancora sani”. E gli altri due scenari prospettati dall'esecutivo sono: a) Attendere la naturale scomparsa delle attuali alberature prima di valutare il proseguimento del rifacimento del viale (ndr: passerebbero altri 10-20 anni, ossia la speranza di vita dei 107 alberi); b) Conservare le attuali alberature e procedere con interventi puntuali e minimi di risanamento, ma non potendo rifare il manto stradale e marciapiede, si potrà intervenire parzialmente unicamente sulle attuali bordure e sistemazione delle lastre in pietra mancanti.
Infine quanto ai posteggi ancora presenti e previsti in futuro, secondo i Verdi dovrebbero essere aboliti rendendo la parte alta del viale pedonale, ciclabile e transitabile solo ai mezzi pubblici, a eccezione dell'incrocio tra via Pellandini e via Daro. “L’abolizione dei posteggi – conclude il comunicato dei Verdi – garantirebbe altro spazio per la crescita delle attuali piante”, le quali tuttavia, come detto e ripetuto, non resisterebbero all'importante cantiere. “Solo in questo modo – concludono i Verdi – si potrebbe restituire al viale un certo valore che permetta di viverlo come spazio urbano e non come semplice corridoio di transito veicolare”. Preso in considerazione l'agire del Municipio, i Verdi “si terranno pronti a intervenire di nuovo per salvaguardare il verde urbano del viale Stazione”.