Dopo i dubbi emersi nelle scorse settimane, i due Municipi hanno espresso al Cantone la volontà di proseguire. Obiettivo votare entro la fine di novembre
Buone notizie per chi in Bassa Leventina sostiene l’aggregazione tra Giornico e Bodio. Dopo i dubbi emersi nelle scorse settimane, dalla riunione tra i membri dei due municipi e la Sezione cantonale degli enti locali (Sel) si è infatti usciti con la convinzione di proseguire, e di chiamare la popolazione alle urne già il prossimo mese di novembre. Se nei due comuni la maggioranza dei cittadini si dichiarerà favorevole alla fusione, verrebbe poi allestito il messaggio governativo all’indirizzo del Gran Consiglio, che, se approvato, porterebbe all’organizzazione delle elezioni dei membri dell’Esecutivo e del Legislativo del nuovo Comune aggregato da circa 1’700 abitanti. Elezioni che – potendo beneficiare di una proroga – si terrebbero nel corso del 2025, e non nell’aprile del 2024 come per tutti gli altri enti locali ticinesi.
Una prospettiva che non può che soddisfare il Dipartimento delle istituzioni, dopo che nelle scorse settimane la lettera del Municipio di Giornico inviata ai colleghi di Bodio – in sostanza si comunicava la decisione di sospendere i lavori della commissione di studio fino a dopo le elezioni comunali del 2024 affinché fossero i nuovi municipi a elaborare il rapporto – aveva indotto la Sel a chiedere un incontro chiarificatore, tenutosi appunto ieri sera. «La riunione è andata bene, nel senso che si è potuto chiarire meglio la puntualizzazione del Municipio di Giornico – dice da noi sentito il capo della Sel, Marzio Della Santa –. Un chiarimento che è stato più nei nostri confronti, visto che i due municipi si erano già chiariti. Molto positivo è il fatto che le parti hanno convenuto su come procedere, ovvero arrivare a una votazione consultiva popolare entro la fine del mese di novembre di quest’anno. Sappiamo che i tempi sono serrati, ma tenuto conto che gran parte della documentazione è già a disposizione a seguito del pregresso progetto aggregativo che comprendeva anche Pollegio e Personico, dal nostro punto di vista, se ci sarà veramente un impegno, è un obiettivo raggiungibile. Ovviamente per la Sel, quanto emerso è da ritenere estremamente positivo perché, anche se si tratta di un’aggregazione funzionale e non di vera e propria opportunità, Bodio e Giornico sono due comuni che sicuramente trarrebbero vantaggio da questa unione». Fondamentale, conclude Della Santa, sarà riuscire a portare i cittadini al voto entro la fine di novembre per riservarsi il diritto, sempre se alle urne si affermerà il ‘Sì’, di chiedere la proroga del mandato degli attuali organi fino all’elezione del Municipio e del Consiglio comunale del nuovo ente locale aggregato.
“La riunione è stata positiva e costruttiva ed è emersa forte e chiara la volontà dei due Esecutivi di concludere l’aggregazione fra i due Comuni entro l’attuale legislatura – fanno sapere con un breve comunicato stampa i municipi di Bodio e Giornico –. In tal senso è stata decisa la tempistica al fine di rispettare i termini e concretizzare il progetto”. Il sindaco di Bodio Stefano Imelli è anche presidente della commissione di studio che tornerà da subito a occuparsi del dossier aggregativo. «Con Giornico ci eravamo chiariti già prima della riunione – ribadisce il sindaco contattato da ’laRegione’ –. L’iter prosegue, con ritmi serrati, ma consapevoli di avere diversa documentazione pronta», aggiunge Imelli, fiducioso che si possa portare la popolazione alle urne entro la fine di novembre. Chiediamo al presidente della commissione di studio cosa è stato chiarito tra i due municipi dopo la lettera inviata da Giornico: «La questione riguardava l’intesa sulla tempistica, e quindi la possibilità di riuscire a votare entro fine novembre per poter chiedere la proroga degli attuali organi comunali. A un certo punto una risposta non c’era. Ma poi, dopo la lettera, a seguito delle consultazioni con Giornico ci siamo accordati sul fatto che bisogna provarci». Dopo la lettera inviata da Giornico, le dichiarazioni degli addetti ai lavori avevano dato adito al sospetto che non vi fosse più la volontà di concretizzare la fusione. Tant’è che i membri del Consiglio comunale di Giornico avevano chiesto e ottenuto la convocazione di una seduta straordinaria (tenutasi il 2 aprile) per avere spiegazioni dall’Esecutivo. E già in quell’occasione il consesso guidato dal sindaco Rosolino Bellotti aveva messo in chiaro la volontà di proseguire.
Ricordiamo che questa fusione è nata dalle ceneri del più ampio progetto aggregativo che contava anche Pollegio e Personico, comuni dove, a differenza di Bodio e Giornico, i cittadini avevano bocciato la fusione a quattro in occasione della votazione consultiva popolare del febbraio 2022.