Bellinzonese

Slitta la fusione Bodio-Giornico: il Cantone vuole chiarezza

Previsto un incontro con i due Municipi dopo la notizia del posticipo. Della Santa (Sel): ‘Importante capire se ci sono altre motivazioni’

Il capo della Sezione cantonale degli enti locali, Marzio Della Santa
(Ti-Press)
10 marzo 2023
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Si allungano i tempi dell’iter per l’aggregazione comunale tra Bodio e Giornico, progetto promosso dopo l’affossamento della più ampia fusione dell’intera Bassa Leventina che comprendeva anche Pollegio e Personico. Come anticipato dalla Rsi, il Municipio di Giornico ha infatti comunicato ai colleghi di Bodio la decisione di attendere le elezioni comunali del 2024 per fare in modo che siano i nuovi organi comunali a elaborare lo studio aggregativo su cui dovranno poi esprimersi i cittadini in votazione popolare. Da noi contattato, il sindaco di Giornico Rosolino Bellotti spiega che, «siccome ci siamo resi conto che non riusciamo a rispettare le tempistiche che avevamo programmato», ovvero di portare in porto la fusione prorogando di qualche mese le elezioni comunali così da poter già eleggere gli organi legislativi del nuovo comune aggregato, «riteniamo che sia meglio, e anche più corretto, che siano i rinnovati municipi di Bodio e Giornico a portare avanti l’iter. Siamo partiti a 100 all’ora, ma strada facendo abbiamo perso un po’ di tempo, e ora i termini sono troppo ristretti».

‘In questo momento c’è stupore’

Va detto: tali dichiarazioni non sembrano convincere il Cantone. Dopo aver ricevuto l’istanza, lo scorso novembre il Consiglio di Stato aveva formalmente dato avvio alla procedura di aggregazione, nominando la commissione di studio incaricata di elaborare il dossier con visioni e progetti del nuovo comune. Come ha appreso la decisione di Giornico la Sezione degli enti locali del Dipartimento delle istituzioni? «Non è corretto parlare di insoddisfazione, ma in questo momento c’è un po’ di stupore di fronte a queste prese di posizione che fanno seguito a parole impegnate e rassicuranti», afferma contattato da laRegione il caposezione Marzio Della Santa. «Sarà importante capire bene cosa sta alla base di questa decisione, e anche conoscere la posizione di Bodio. Abbiamo quindi chiesto di poter avere un incontro chiarificatorio con i due municipi, previsto per il prossimo mese di aprile, in maniera da essere anche noi consapevoli delle ragioni per le quali Giornico ha chiesto sostanzialmente di aspettare la nuova legislatura per proseguire su questo percorso».

‘La legge è chiara: l’iter deve fare il suo corso’

Chiediamo a Della Santa se a questo punto c’è l’eventualità che anche questo progetto venga abbandonato. «Da questo punto di vista la legge è chiara: una volta avviata la procedura aggregativa, la parola fine la dà il Parlamento dopo l’esito della votazione popolare. E questo è stato ben chiarito al momento dell’avvio della procedura». Tuttavia, prosegue Della Santa, in passato ci sono state situazioni eccezionali che hanno portato a un’interruzione dell’iter aggregativo. «Al di là dell’argomentazione annunciata da Giornico, si vuol capire bene se alla base della decisione ci sono altre motivazioni. Da parte del Cantone rimane la consapevolezza che si tratta di un scelta locale, di opportunità locali, per raggiungere in particolare all’obiettivo di rendere ‘performante’ una realtà (circa 1’900 abitanti invece dei 2’900 previsti dal progetto Sassi Grossi, ndr) che oggi è resa fragile dalla sua dimensione ridotta».

Un’unione ridotta dopo il naufragio di Sassi Grossi

Ricordiamo che in occasione della votazione consultiva popolare del 13 febbraio 2022 per concretizzare l’unione dei quattro comuni della Bassa Leventina (un processo aggregativo trascinatosi per circa 10 anni dopo l’istanza al Consiglio di Stato inoltrata nel lontano 2012), la popolazione di Bodio e Giornico aveva ampiamente accolto il progetto (con oltre l’80% dei voti), tuttavia sfumato a causa del no di Personico e Pollegio (65 e 82% di voti sfavorevoli): l’aggregazione dei quattro Comuni era quindi stata abbandonata, come proposto dal Consiglio di Stato e decretato dal Gran Consiglio nel giugno del 2022.

Considerato il largo sostegno alla fusione sia a Bodio che a Giornico, le rispettive autorità avevano fin da subito riflettuto sull’eventualità di rilanciare il tema limitatamente ai loro due Comuni. Dopo aver svolto alcuni approfondimenti e verifiche, avevano poi comunicato al Consiglio di Stato la volontà di avviare una procedura di aggregazione a due.