Giubiasco, l’imprenditore Biaggini risponde ai politici: oltre a un campetto in sintetico per il pallone, una palestra tripla per le scuole e il calcetto
«Quest’area ha un potenziale inespresso e potrebbe diventare un luogo di aggregazione sportiva attrezzato per rispondere alle esigenze di spazi anche da parte dell’ente pubblico, ad esempio tramite la costruzione da parte mia di una palestra tripla a dipendenza delle necessità. Sono motivato, attendo risposte dal Cantone». Eugenio Biaggini, proprietario della B-Arena di Sementina, un disegno in testa ce l’ha per il vicino comparto giubiaschese che da lungo tempo ospita il ‘campetto da calcio delle strade nazionali’, di proprietà cantonale, e dov’è titolare della gettonatissima struttura coperta T11 per il gioco del calcetto frequentata da ben 500 piccole squadre. Lo scorso 4 gennaio nel nostro articolo intitolato ‘Dal Bellinzonese a Biasca scoppia la padel mania’ emergeva l’intenzione di Biaggini di tramutare in padel anche gli ultimi due campi da tennis coperti rimasti a Sementina (l’operazione è attualmente in corso, per un totale di otto nuovi campi sorti durante l’ultimo anno) e di realizzare al posto del campo da calcio situato fra l’autostrada e il fiume Morobbia un centro fitness dotato di ben undici campi da padel, lo sport del momento in Ticino che sta ottenendo ampi consensi anche fra gli amanti del tennis. Articolo che ha innescato un’interrogazione parlamentare presentata a metà marzo dai granconsiglieri socialisti Danilo Forini, Laura Riget e Fabrizio Sirica preoccupati che a Giubiasco sparisca uno spazio verde oggi liberamente usufruibile dalla popolazione, a parte quando si allenano e giocano le squadre della Turrita 50+ (veterani) e del Ravecchia 30+ (seniori).
Il campetto da calcio giubiaschese e il centro T11 per il calcetto
Ora oltre al centro fitness con padel spunta anche l’ipotesi di una palestra tripla che sorgerebbe al posto del T11. «Nei mesi scorsi ho scritto alle autorità cantonali – ci spiega Biaggini – mettendo nero su bianco le mie idee proponendo una collaborazione pubblico-privato. La palestra va ad allacciarsi all’intenzione cantonale di realizzare nelle immediate vicinanze, sul terreno del Seghezzone, il nuovo polo formativo sociosanitario». Polo, ricordiamo, dove troverebbero sede la Scuola specializzata superiore in cure infermieristiche, ora suddivisa nelle sedi di Lugano e Bellinzona, e la Scuola specializzata per le professioni sanitarie e sociali, ora a Giubiasco e Canobbio, oltre che una nuova scuola media. «Qualora il Cantone fosse interessato alla mia palestra – puntualizza Biaggini – questa potrebbe venire usata dalle scuole durante il giorno e per altre esigenze private la sera e nei weekend, in primis il calcetto ma non solo». Quanto invece al centro fitness con padel integrato, «vorrei tranquillizzare i tre granconsiglieri, perché finirebbe per occupare solo una parte dell’attuale campo da calcio. Accanto ho previsto la realizzazione di un campetto con fondo sintetico e con dimensioni tali da renderlo utilizzabile sia per gli allenamenti sia per le partite dei veterani. In questo ambito sono pienamente d’accordo sul fatto che occorra assicurare alle attuali squadre che vi giocano analoghe possibilità sul posto o nella regione. Su questo punto sembrano comunque esserci indicazioni tranquillizzanti. Inoltre, per concludere l’opera, realizzerei anche un parco giochi e un posteggio, utili pure ai visitatori del Parco del Piano di Magadino che inizia nelle immediate vicinanze».
Chi vede di buon occhio l’iniziativa per la conversione del campetto di calcio delle strade nazionali – sempre che il Cantone proprietario del sedime acconsenta – è la Città di Bellinzona che in qualità di attuale usufruttuario in regime di comodato d’uso gratuito e rinnovabile tacitamente di anno in anno, ha espresso ancora l’anno scorso preavviso positivo seguendo quello dell’Ente comunale Bellinzona Sport. Il municipale Fabio Käppeli, capodicastero Finanze, economia e sport, parla di «progetto interessante nell’ottica di un’eventuale collaborazione fra pubblico e privato. Questo comporterebbe per la Città la rinuncia alla convenzione vigente col Cantone che le consente di usufruire del sedime per il gioco del calcio». Un ‘sì’ di principio però sottoposto ad alcune chiare condizioni: «La prima è che il progetto così come presentato dal promotore sia tecnicamente fattibile dal profilo giuridico, pianificatorio e della procedura da concordare col Cantone. La seconda è che il previsto campetto di calcio esterno, con fondo sintetico, sia omologato per le partite di talune categorie di Allievi e Seniori/Veterani e messo loro a disposizione gratuitamente per quattro volte alla settimana con spogliatoi dedicati».
Sempre Biaggini, come detto, sta ultimando la completa conversione in padel della B-Arena: «Il successo di questo sport è incredibile, per contro il tennis stenta vieppiù ad aggregare le persone. Ci sono ditte che prenotano la struttura, o parte di essa, per loro tornei interni di padel seguiti da pranzi o cene in compagnia. Sono perciò convinto che sia fattibile spingere ulteriormente in questa direzione». Una strategia che dev’essere anche economicamente pagante: il tempo dirà se la strada imboccata sia vincente o meno. Nel frattempo il Tennis Club Giubiasco, rimasto senza campi coperti a Sementina per l’inverno, medita di acquistare un pallone pressostatico triplo da posare nel proprio centro situato poco distante sul Piano. Il terreno è di proprietà comunale, mentre la struttura e la sua manutenzione sono a carico del sodalizio. Qualora si concretizzasse la posa di un pallone per l’inverno, c’è la disponibilità della Città a sostenere l’investimento. Resta il fatto che con la completa conversione a padel della B-Arena di Sementina e del centro sportivo Yoyo di Biasca, il Bellinzonese e valli è attualmente privo di campi da tennis coperti utilizzabili nella bella stagione in caso di maltempo. I palloni invernali di Lodrino (due campi) e di Bellinzona (quattro) vengono infatti smontati in primavera. Una soluzione per il tennis potrebbe giungere dalla Città il cui studio strategico sulle infrastrutture sportive è in dirittura d’arrivo e fra i vari temi approfondisce anche l’ipotesi di realizzare una struttura coperta tutto l’anno, agibile pure d’estate, su quattro degli otto campi presenti al Centro tennistico.