Il Consiglio di Stato chiude la porta al progetto privato che prevede di utilizzare il sedime del campo ex strade nazionali
La Sezione della logistica si è recentemente espressa “per l’inclusione del sedime nei terreni residui che in futuro potranno essere utilizzati per le necessità dell’Amministrazione cantonale. Per questa ragione possiamo confermare che il sedime ex strade nazionali non sarà ceduto, né messo a disposizione di terzi, per la realizzazione di progetti privati”. Parola del Consiglio di Stato, che chiude la porta all'iniziativa dell'imprenditore Eugenio Biaggini proprietario della B-Arena di Sementina, il quale su queste colonne aveva esposto il proprio progetto privato finalizzato a realizzare, nel vicino comparto giubiaschese di proprietà del Cantone, un centro fitness con undici campi da padel al posto del campetto da calcio delle strade nazionali. Un articolo che ha innescato un’interrogazione parlamentare presentata a metà marzo dai granconsiglieri socialisti Danilo Forini, Laura Riget e Fabrizio Sirica, preoccupati che a Giubiasco sparisca uno spazio verde oggi liberamente usufruibile dalla popolazione, a parte quando si allenano e giocano le squadre della Turrita 50+ (veterani) e del Ravecchia 30+ (seniori). Il campo, chiarisce ora il governo nella sua risposta all'interrogazione, non sarà smantellato, almeno “fintanto che il Cantone non avrà la necessità di utilizzare il sedime per le sue necessità”. Fino ad allora, dunque, “il terreno potrà essere utilizzato dal Comune che si è impegnato a metterlo a disposizione della popolazione e delle società locali per scopi sportivi”.
Presentando il suo progetto a ‘laRegione’ lo scorso aprile, oltre al centro per il padel Biaggini aveva parlato dell'intenzione di realizzare, al posto del campetto di calcio, una palestra tripla, andando anche smantellare l'attuale struttura per il calcetto (la T11 Sport Arena sempre di proprietà dell'imprenditore). Questo, proseguiva Biaggini, nell'ottica di una possibile collaborazione pubblico-privato con il Cantone, intenzionato a realizzare nelle immediate vicinanze, sul terreno del Seghezzone, il nuovo polo sociosanitario dove troverebbero sede la Scuola specializzata superiore in cure infermieristiche, ora suddivisa nelle sedi di Lugano e Bellinzona, e la Scuola specializzata per le professioni sanitarie e sociali, ora a Giubiasco e Canobbio, oltre che una nuova scuola media. L'imprenditore ventilava la possibilità di mettere a disposizione la palestra per gli allievi. Da noi interpellato, Eugenio Biaggini – che alle autorità cantonali aveva scritto mettendo nero su bianco le sue idee proponendo una collaborazione pubblico-privato – non intende commentare la risposta del governo all'interrogazione, e spiega di non aver ricevuto nessuna risposta dal Cantone in merito alle sue proposte.
Sul progetto il Municipio di Bellinzona si era espresso per un’entrata in materia, a patto che il privato prevedesse la realizzazione di un campo da calcio di dimensioni ridotte da mettere a disposizione gratuitamente alle società calcistiche cittadine, così come la messa a disposizione di spogliatoi dedicati.