Secondo un rapporto di Mister Prezzi, il capoluogo ticinese ha le tariffe più alte per cremazione e camera mortuaria fra tutte le capitali cantonali
Oltre che al carovita, i domiciliati a Bellinzona sono confrontati con un altro problema: il caro-estinto. Nel senso che il prezzo per la camera mortuaria e la cremazione sono i più alti fra quelli praticati nelle capitali, come rileva oggi Mister prezzi criticando le tariffe cimiteriali praticate nei capoluoghi cantonali ed esortando le amministrazioni competenti a ridurre le quote in base alla media dei comuni.
In Ticino, il cinerario anonimo (senza indicazione del nome) è gratuito, come in altri 16 capoluoghi svizzeri. Ma la camera mortuaria a Bellinzona costa 130 franchi al giorno indipendentemente dall’essere domiciliati o meno, mentre per la cremazione i domiciliati spendono 650 franchi che aumentano a 800 per i non domiciliati, mentre nella metà dei capoluoghi entrambi i servizi sono gratuiti. E se per i domiciliati, in 15 capoluoghi cantonali una bara o un’urna in un campo di tombe è gratuita, come ad esempio in tutta la Svizzera romanda, ad eccezione di Delémont, nel capoluogo ticinese, sia per la bara che per l’urna viene riscossa per questa categoria di sepoltura una quota di 500 franchi. Per i non domiciliati, il capoluogo ticinese ha fissato una tariffa di 800 franchi. Nulla di eccessivo, tuttavia, se paragonato ad altri capoluoghi oltre Gottardo.
I capoluoghi più costosi sono Berna e Appenzello. Secondo i dati pubblicati dalla Sorveglianza dei prezzi, uno spazio per la bara nella città federale costa più di 4’500 franchi per le persone non domiciliate e 4’000 franchi per la stessa categoria nel capoluogo di Appenzello. In entrambi i comuni, i residenti devono sborsare invece più di 2’500 franchi.
L’autorità di vigilanza ha condotto la revisione a seguito delle lamentele giunte della popolazione, come si evince dal comunicato pubblicato oggi dal Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR). Il Sorvegliante dei prezzi ha richiesto ai capoluoghi dei vari cantoni di sottoporre le tariffe per l’inumazione sull’arco di una concessione di 20 anni per campi di tombe, cinerari e loculi per urne. La Confederazione ha inoltre rilevato le tariffe per l’uso della camera mortuaria e per la cremazione. Dato che le disposizioni dei capoluoghi cantonali sono diverse tra loro, i prezzi indicati sono solo approssimativamente comparabili. Tuttavia, l’organo di vigilanza ha denotato enormi differenze difficilmente giustificabili tra le capitali e il resto dei cantoni.
"Partendo dal presupposto che la possibilità di sepoltura sia di per sé di interesse pubblico", Mister Prezzi dubita che "tutti i capoluoghi dei cantoni rispettino il principio della copertura dei costi" e li invita dunque a ridurre le tariffe superiori alla media e a non superare determinate soglie. Ad esempio, la quota per una bara in un campo di tombe non dovrebbe superare i 300 franchi per i domiciliati e i 2’000 franchi per i non residenti. Per la sepoltura di un’urna invece, i costi massimi richiesti dall’autorità di sorveglianza dovrebbero equivalere a 200 franchi per i domiciliati e 1’000 franchi per i non residenti.