Per il 2023 previsto un deficit di 1,1 milioni di franchi, giudicato tuttavia ‘sopportabile’ dal Municipio in ragione del cospicuo capitale proprio
È un disavanzo d’esercizio considerato "sopportabile", in considerazione della quota cospicua del capitale proprio (oltre 12,5 milioni), quello stimato per il prossimo anno dal Comune di Biasca. Dopo l’utile milionario registrato nel 2021 e la perdita di 1,25 milioni prevista per il 2022, le finanze del Borgo vedono nuovamente rosso nel 2023, con il relativo preventivo che indica un deficit di 1,1 milioni. Nel messaggio licenziato all’attenzione del Consiglio comunale – nel quale si propone di mantenere invariato il moltiplicatore d’imposta al 95% –, il Municipio guidato dal sindaco Loris Galbusera sottolinea tuttavia come le prime proiezioni, in un momento di incertezza dovuto a conseguenze effettive dell’emergenza Covid "non ancora chiare" e a quelle legate alla guerra in Ucraina relative ad aumento dei costi e ritardi delle forniture, portavano a immaginare una peggiore perdita per il 2023, che risulta invece inferiore rispetto a quella stimata per il 2022. E ciò, assicura l’Esecutivo, mantenendo "tutti i servizi" e proponendo "un elevato livello di investimenti". La situazione straordinaria induce comunque il Municipio a mantenere alta l’attenzione ed "operare con prudenza, responsabilità e con la massima oculatezza finanziaria". Il previsto risultato d’esercizio si compone della differenza tra un fabbisogno d’imposta stimato in poco più di 12,1 milioni, spese correnti totali per 29,1 milioni, entrate totali per 17 e un gettito d’imposta valutato in circa 11 milioni. Per il 2023 si stima una crescita del gettito delle persone fisiche del 2,3% e una stabilità del gettito delle persone giuridiche.
Nel messaggio si pianificano investimenti per un onere netto pari a poco più di 10 milioni. Viene rimarcata la volontà "di finalizzare il lavoro svolto in questi ultimi anni con la messa in opera di importanti opere". Oltre al proseguimento della realizzazione delle opere di canalizzazione, l’avvio della sistemazione del Nodo Intermodale alla stazione Ffs e la ristrutturazione della casa comunale e di Casa Cavalier Pellanda (ragione per cui nel 2023 non si prevedono esposizioni), è in programma l’avvio dei lavori nel comparto Bosciorina dove, in un contesto di Centro intergenerazionale, è prevista la costruzione di scuola dell’infanzia, scuola elementare, palestra doppia, sede del Servizio educazione precoce speciale gestito dal Cantone e l’ampliamento della Bibliomedia. Il Municipio indica che la progettazione è ormai conclusa: per la primavera 2023 si prevede di licenziare il messaggio con la richiesta di credito per la costruzione. Proprio per questo importante progetto il Consiglio comunale dovrà esprimersi durante la prossima seduta sulla necessaria variante di Piano regolatore.
Quanto ad altri progetti, servizi e investimenti, si segnala per il 2023 il rifacimento dei primi depositi d’arte e la manutenzione del tetto all’ex Arsenale, la promozione di un nuovo percorso vita unitamente a dei nuovi parchi giochi, la partecipazione al Roller Club Biasca per la ristrutturazione del Palaroller, la concessione degli aumenti agli stipendi dei dipendenti comunali con un rincaro attualmente valutato del 2,5%, il proseguimento del progetto ‘Engage’ per l’avvicinamento dei giovani alla realtà comunale, l’assunzione di tre unità a tempo pieno (militi professionisti) per rimpolpare l’organico del Corpo civici pompieri al fine di contrastare il problema legato alla difficoltà nel trovare nuovi volontari, l’inizio della fase esecutiva per il poligono di tiro, una nuova fermata del bus a Loderio.
Nel messaggio anche un paio di moniti alla popolazione: il Municipio annuncia che inviterà l’amministrazione comunale a dimostrare meno flessibilità verso i cittadini che non rispettano regolamenti e ordinanze, e che continuerà a vigilare "poiché si constata ancora che molti cittadini usano abusivamente il sacco nero e non quello ufficiale". Ricordiamo che a fine 2021 il Cc ha approvato l’aumento del 22% della tassa base rifiuti: ciò che permetterà di ricavare 575mila franchi, 115mila in più rispetto all’incasso di 460mila generato con la vecchia tariffa.