Bellinzonese

‘Troppe zone edificabili a Bellinzona, il Municipio cosa fa?’

Interpellanza del gruppo Verdi/Mps/Fa alla luce della decisione del Consiglio federale di rivedere il Piano direttore cantonale

25 ottobre 2022
|

Le modifiche apportate dal Consiglio federale alle schede R1, R6 e R10 del Piano direttore cantonale quali ripercussioni avranno su Bellinzona? È questo in sostanza il succo dell’interpellanza inoltrata al Municipio dal gruppo Verdi/Mps/Fa in Consiglio comunale. Una modifica "gravata da un cambiamento sostanziale nella base di calcolo del fabbisogno di unità insediative all’orizzonte di 15 anni". Nel progetto di revisione delle citate schede, il calcolo del fabbisogno effettuato dal Consiglio di Stato "era fondato sugli scenari demografici 2015-2040 che prevedevano un forte incremento della popolazione cantonale", premettono i consiglieri. Questi scenari "vennero però radicalmente modificati dall’Ufficio federale di statistica con l’aggiornamento 2020-2050 nel quale si prevede un calo demografico negli scenari basso e medio e solo un leggero incremento demografico nello scenario alto", evidenzia l’atto puntualizzando come il dimensionato delle zone edificabili non sarebbe da attuare secondo la Confederazione in base a presunti obiettivi di sviluppo, bensì in base al fabbisogno stimato all’orizzonte dei 15 anni.

Le zone edificabili in vigore non sono di principio ampliabili ed eventuali nuovi azzonamenti – possibili solo a determinate condizioni – devono essere compensati immediatamente, se necessario, in misura maggiore rispetto alle modifiche. "È chiaro che queste modifiche hanno un’importante ricaduta sugli enti locali e sui loro programmi d’azione (Pac), i quali si troveranno a dover ridurre le proprie riserve edificatorie in funzioni di un fabbisogno all’orizzonte dei 15 anni sensibilmente inferiore. Infatti, basti ricordare che Municipio e maggioranza del Consiglio comunale di Bellinzona avevano accolto un programma d’azione che prevedeva all’orizzonte del 2040 un fabbisogno di circa 11’000 abitanti a fronte di una disponibilità di riserve edificatorie abitative di 15’000-17’000 unità insediative", evidenzia l’interpellanza del gruppo contrario alla decisione. Tuttavia, le schede del Piano direttore cantonale, pubblicate lo scorso 19 ottobre, riferiscono di una crescita dell’intera area Bellinzonese e Tre Valli di soli 6’600 abitanti entro il 2040."Ciò significa una drastica riduzione del fabbisogno, che avrà come conseguenza inevitabile un aumento delle eccedenze di riserve edificatorie che dovranno essere ridotte". Alla luce di queste evoluzione gli interpellati chiedono dunque al Municipio turrito di prendere in considerazione una revisione del Pac (pensato sulla base dei vecchi scenari demografici) in base ai nuovi riferimenti imposti dalla Confederazione.