Bellinzona: interpellanza Mps chiede lumi al Municipio anche sulla disponibilità di collaboratori e sulla sostituzione degli assenti per malattia
Dopo l’inchiesta penale, le domande politiche. Il decesso dell’anziana precipitata lunedì da una finestra della Residenza Pedemonte di Bellinzona, di cui abbiamo riferito ieri, è arrivato oggi sul tavolo del Municipio anche sotto forma d’interpellanza. Esecutivo che ha dedicato alla problematica una parte dell’ultima riunione settimanale. Dal canto loro i consiglieri comunali del Movimento per il socialismo Matteo Pronzini, Angelica Lepori e Giuseppe Sergi, rivolgendo dapprima le condoglianze ai familiari, si dicono anche vicini ai collaboratori della struttura: "Queste situazioni – premettono – sono estremamente pesanti per il morale, ancora di più se succedono dopo un lunghissimo periodo in cui il personale è stato enormemente sollecitato dalle conseguenze della pandemia".
L’Mps sollecita quindi un chiarimento su informazioni da esso raccolte, secondo cui vi sarebbe un alto numero di assenze del personale legato soprattutto a malattie. Da qui tre domande volte a capire qual è il tasso d’assenza per malattia di questi ultimi mesi nelle singole case di riposo della Città. In particolare – viene chiesto – in caso di assenza si precede alla sostituzione, oppure il resto del personale deve sbrogliarsela da solo? Il Municipio viene anche invitato a elencare le misure messe in atto per supportare in modo competente il personale colpito dal triste e tragico avvenimento.
L’inchiesta penale in corso per ora ha escluso l’intervento di terze persone nella caduta fatale. Gli ulteriori approfondimenti mirano a chiarire quale tipo di assistenza/sorveglianza sia stato predisposto per l’anziana deceduta e se vi siano state delle indicazioni o richieste, in tal senso, da parte dei familiari. Pure da chiarire la dinamica, in particolare se la tragedia sia da imputare a un gesto volontario fatto in piena coscienza, e/o se sia stato favorito eventualmente da una negligenza imputabile al personale della residenza, ai suoi dirigenti o alla Direzione del Servizio anziani comunale. Pure da chiarire se un’eventuale negligenza possa essere legata a una pure eventuale carenza di personale.
Intervistato dalla ‘Regione’, ricordiamo, il sindacalista Vpod Stefano Testa ha dal canto suo evidenziato che un po’ in tutte le strutture per anziani del Ticino il personale è carente, e questo non solo in occasione di assenze per malattia, ma già a causa del metodo di calcolo del fabbisogno, a suo dire ormai vetusto. Ciò che insieme ad altri fattori negativi ha indotto proprio oggi il sindacato Vpod a lanciare l’iniziativa popolare legislativa denominata ‘Per cure sociosanitarie e prestazioni socioeducative di qualità’.