Bellinzonese

Senza carovita parte dei dipendenti di Bellinzona

L’Mps insorge con un’interpellanza al Municipio chiedendo i motivi e i dettagli dell’esclusione non prevista nel Preventivo 2023

25 gennaio 2023
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C’è malcontento fra i dipendenti della Città di Bellinzona. O almeno, fra coloro (il numero al momento è imprecisato) che in questi giorni in busta paga non hanno trovato quanto era stato garantito sia dal Municipio lo scorso autunno presentando il Preventivo 2023 della Città, sia dal Consiglio comunale che il 19 dicembre lo ha votato confermando l’adeguamento salariale generalizzato del 2,7% che corrisponde a un aumento complessivo di 2,1 milioni annui a carico delle casse cittadine.

Effetto aggregazione?

"È urgente sanare la situazione!", indicano ora i consiglieri comunali del Movimento per il socialismo Matteo Pronzini, Angelica Lepori e Giuseppe Sergi in un’interpellanza che chiede lumi. Lo fanno ricordando quanto l’Esecutivo scriveva nel P23, ossia che "il Municipio intende offrire il riconoscimento del rincaro e quindi del potere d’acquisto dei propri collaboratori indipendentemente dal livello retributivo". Considerazioni riprese dalla maggioranza della Commissione della gestione che nel suo rapporto affermava di "sostenere e condividere la linea municipale di salvaguardare il potere d’acquisto dei dipendenti concedendo un rincaro del 2,7% in base all’indice nazionale dei prezzi al consumo di novembre 2022".

‘Era previsto per tutti’

Ma così non è stato. Vi sono dipendenti, occupati principalmente nell’ambito amministrativo, che il carovita non l’hanno ricevuto: "Si tratta, almeno in parte, di dipendenti che a seguito dell’aggregazione hanno visto la loro funzione soppressa e a partire dal 2017 sono stati occupati in altre funzioni, la cui retribuzione massima risulta leggermente superiore a quanto percepito in precedenza", scrive l’Mps. "Sia le dichiarazioni cui abbiamo accennato, sia la discussione in Consiglio comunale hanno fatto emergere la volontà che la compensazione del rincaro fosse applicata a tutti i dipendenti, indipendentemente dal loro livello salariale". Quanto successo adesso "non corrisponde allo spirito della discussione" fatta in ambito commissionale e nel plenum del legislativo.

Da qui una serie di domande al Municipio volte a capire quanti collaboratori non hanno ricevuto il carovita e se al momento dell’allestimento del preventivo 2023 e durante il dibattito in Cc l’Esecutivo fosse consapevole che una parte del personale risultava "fuori dalla scala stipendi". Se sì, perché non lo ha segnalato al legislativo. E ancora, in media a quanto ammonta la differenza salariale tra il massimo delle relative scale stipendi e lo stipendio effettivo? Cosa intende intraprendere per sanare questa situazione e permettere anche al personale "fuori dalla scala stipendi" di beneficiare del carovita del 2,7%?

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