Sul tetto dello stadio multifunzionale di Ambrì saranno installati 1’292 pannelli solari. I costi annui per l’energia resteranno di circa 400mila franchi
Quasi 1’300 pannelli solari copriranno il tetto della Gottardo Arena di Ambrì. «L’obiettivo è metterli in funzione alla fine di ottobre», afferma a ‘laRegione’ Massimo Frigerio, presidente della Valascia Immobiliare Sa, proprietaria dello stadio multifunzionale. Oltre a essere un’operazione ecologicamente sostenibile, l’impianto fotovoltaico permetterà anche alla società biancoblù di limitare l’aumento dei costi dell’elettricità previsti per il 2023. «Per l’energia dovremo sborsare una cifra praticamente uguale a quella pagata finora, ovvero circa 400mila franchi all’anno».
Va sottolineato che questo progetto era già previsto: non è dunque stata una manovra a corto termine per reagire all’incremento dei costi dell’energia. Se qualcuno già l’anno scorso si chiedeva perché sul tetto della Gottardo Arena vi erano ancora impalcature e ponteggi, ecco la risposta: «Stiamo ultimando i lavori già in corso da tempo per permettere l’installazione dei pannelli solari», sottolinea Frigerio. «Lavori che dovrebbero terminare la prossima settimana. In seguito saranno posizionati i paraneve e le cosiddette linee vita», che permetteranno di lavorare sul tetto in sicurezza e quindi di installare i 1’292 pannelli solari su una superficie di 2’286 m2.
L’impianto fotovoltaico sarà posato da una ditta svizzera, alla quale la Valascia Immobiliare ha affittato il tetto dello stadio multifunzionale di Ambrì «per venti anni», precisa Frigerio. L’energia prodotta (quasi 490mila KWh all’anno, di cui circa 30mila saranno rimessi in rete) sarà quindi comprata dalla società biancoblu a un prezzo favorevole. Ovviamente ciò non basterà coprire l’intero consumo annuo di elettricità della Gottardo Arena che si aggira attorno ai due milioni di KWh. Tuttavia, il 23% proverrà da energia ‘pulita’, mentre il resto sarà acquistato dalla Società elettrica sopracenerina (Ses). Restando in ambito ecologico, i pannelli solari garantiranno anche minori emissioni di CO2, pari a quasi 230mila Kg all’anno.
In sostanza, per quanto riguarda i costi, questa operazione permetterà alla società biancoblu di ammortizzare l’aumento del prezzo dell’energia comunicato a inizio settembre dalla Ses che aveva indicato un incremento delle tariffe del 20-25% per il 2023. «Per l’anno prossimo la Ses ci ha comunicato un aumento del 21%, che corrisponderebbe quindi a circa 85mila franchi», rileva Frigerio. «Ma grazie ai pannelli solari pagheremo in totale circa 19 centesimi al KWh, che corrisponde in grandi linee a quanto abbiamo versato finora. Insomma, grazie all’impianto fotovoltaico non registreremo alcun incremento del costo dell’energia».
Ma in vista della possibile penuria energetica annunciata per l’inverno sono pensabili misure per ridurre il consumo elettrico? «Per quando riguarda la macchina del ghiaccio e tutta l’impiantistica (come ad esempio gli allarmi) non c’è margine di risparmio, visto che tutto deve funzionare correttamente», spiega il presidente della Valascia Immobiliare. «Sarebbe pensabile, invece, di poter ridurre il consumo, regolando le luci che, in ogni caso, sono già led di ultima generazione e quindi molto efficienti dal punto di vista energetico. Potremmo quindi valutare di non accenderle tutte quando non sono strettamente necessarie, quindi ad esempio quando nello stadio si svolgono altre attività che non siano le partite, come allenamenti o altri eventi».
A dimostrazione che si vuole puntare sempre di più sul solare, vi anche il fatto che la Valascia Immobiliare, assieme al Comune di Quinto e alla Ses stanno cercando di unire le forze con l’obiettivo di «installare pannelli solari lungo l’autostrada», afferma Frigerio. Infatti recentemente l’Ufficio federale delle strade (Ustra) ha lanciato un bando per la produzione di energia fotovoltaica, installando impianti sulle barriere antirumore o nelle aree di sosta che saranno messe a disposizione di terzi gratuitamente. Terzi che saranno responsabili della progettazione, della costruzione, dell’allacciamento, del funzionamento e della manutenzione degli impianti fotovoltaici, così come della commercializzazione dell’elettricità prodotta. Le due società e il Comune stanno quindi «valutando con Ustra se un progetto del genere è realizzabile lungo il rettilineo di Quinto».