Tragedia sotto la capanna Scaletta: dai genitori del secondo ragazzo morto un messaggio di gratitudine al personale del Civico
«Profonda gratitudine in eterno» al personale medico dell’ospedale Civico di Lugano. La esprimono i genitori di Christian Maccarrone, il secondo dei due 14enni varesini deceduto dopo la tragica caduta verificatasi domenica 4 settembre sotto la capanna Scaletta nell’alta Val di Blenio. Mentre Kamir Damir, di Bisuschio, è morto sul colpo, la vita di Christian, anch’egli di Bisuschio ma da qualche tempo residente a Induno Olona, è rimasta appesa a un filo per cinque giorni e purtroppo il giovane è spirato venerdì scorso nel giorno del funerale del coetaneo che lo aveva travolto cadendo durante un’escursione della Virtus Bisuschio di cui facevano parte entrambi.
Come riporta ‘Varese News’, il sindaco di Induno, Marco Cavallin, ha incontrato i genitori di Christan facendosi portavoce di un breve messaggio: «Ho portato loro l’abbraccio sincero di tutta la comunità. Christian era un ragazzo generoso, sincero, aperto al mondo senza pregiudizi e nei suoi genitori oggi ho visto i germi di questi valori». Proprio oggi il 14enne avrebbe dovuto riprendere le lezioni all’istituto superiore Keynes di Gazzada Schianno. Lorenzo, amico d’infanzia del sindaco di Induno e padre di Christian, a nome anche della madre esprime «profonda gratitudine al reparto cure intense dell’ospedale Civico di Lugano. A partire dal viceprimario dottor Conti, passando per tutti i medici, gli infermieri e tutto il personale del reparto. Per come hanno provato a salvare Christian, e per il rispetto e l’amore con cui lo hanno accudito sino alla fine, gli saremo grati in eterno. Infine, hanno trattato noi genitori con un livello di umanità fuori dal comune. Grazie di cuore».
La tragedia ha colpito duramente le due comunità di Bisuschio e Induno, a cominciare dalla stessa polisportiva che come ogni agosto da alcuni anni a questa parte stava svolgendo a Campo Blenio un breve soggiorno d’allenamento prima della ripresa del campionato di calcio. Come riportato dalla ‘Rsi’, i due sindaci hanno deciso di offrire ad atleti, monitori e dirigenti un supporto psicologico. Questa sera ci sarà quindi un incontro con una psicologa che aiuterà il gruppo a capire come affrontare la tragedia, cercare di metabolizzare il lutto e ricostruire la fiducia interna. «È giusto abbracciarsi e collaborare per affrontare una situazione così terribile. Insieme cercheremo tutti i modi per riprendere una strada comune, per il bene di tutti», sottolinea Cavallin. Intanto all’ospedale Civico rimangono sempre critiche le condizioni del terzo 14enne caduto, un ragazzo del Mendrisiotto non facente parte del gruppo varesino: è precipitato per diversi metri nel tentativo di verificare la situazione e portare un primo soccorso, conoscendo bene la zona della capanna Scaletta.